DIEGO ARMANDO MARADONA, UNA LEGGENDA ANCHE NEL GAMING

Lo sport ci fa innamorare ogni giorno perché regala storie che riescono a travalicare i confini di una singola disciplina per affermarsi nell’immaginario collettivo. Una delle più iconiche in tal senso è quella che riguarda Diego Armando Maradona, leggenda del calcio e molto probabilmente uno degli sportivi più amati e discussi dell’era moderna. L’argentino e la sua parabola di sport e vita sono state immortalate in film, documentari sportivi e libri. Quello che in pochi sanno, però, e che scopriremo in queste righe, è che El Pibe De Oro è stato anche grande protagonista nel mondo dei videogiochi in maniera più o meno indiretta e in alcuni casi anche con qualche polemicaVediamo in quali è apparso, e dove è possibile recuperarli. Diego Armando Maradona è comparso in moltissime avventure videoludiche. Ci sono i titoli classici come la slot machine “Maradona”, tra le più apprezzate sulla piattaforma PokerStars Casino e con tanto di premio bonus “El Pibe De Oro”, vecchi giochi del Commodore 64 come il cult Peter Shilton’s Handball Maradona (in cui il giocatore doveva vestire i panni del portiere che subì il celeberrimo gol di mano) e titoli decisamente più moderni o contemporanei. Ma andiamo in rigoroso ordine cronologico. I primi videogiocatori a poter “guidare” l’ex numero 10 del Napoli furono quelli che, nel 1992, ebbero la fortuna di giocare a Goal!‘92, grande classico delle sale giochi in cui era possibile scegliere una delle più forti nazionali del mondo. Nazionali che avevano al loro interno alcuni protagonisti le cui fattezze ricordavano quelle dei calciatori reali. C’erano Michel Platini per la Francia, Salvatore Schillaci per l’Italia e, ovviamente, Diego Armando Maradona per l’Argentina. Il 1993 fu invece l’anno di Pro Moves Soccer per Sega Mega Drive, gioco a scorrimento verticale abbastanza innovativo per quegli anni. Sviluppato da BSG Developments e ZAT productions, il titolo aveva i nomi reali per le squadre ma non per i giocatori. E in questo caso abbiamo un esilarante “Donadona” come avatar del fuoriclasse argentino. Un anno più tardi Maradona “sbarcò” anche su Super Nintendo grazie al mitico International Superstar Soccer. In realtà il capitano argentino si chiamava Redonda ma la silhouette e l’immancabile numero 10 lasciavano poco spazio alle interpretazioni. Per vedere l’argentino con il suo vero nome dobbiamo balzare in avanti fino al 2017, anno in cui uscì PES 2017. Tra i capitoli meglio riusciti della saga PES, quello del 2017 comprendeva Maradona come stella della modalità di gioco MyClub. Piccolo aneddoto. Diego non prese molto bene il fatto che venne inserito nel database senza essere stato contattato per discutere dei suoi diritti d’immagine. Una disputa che durò poco dal momento che il giocatore comparve, con tanto di trailer dedicato al suo incredibile gol contro l’Inghilterra, nell’edizione 2018 dello stesso PES. Dal 2020, invece, la Master League del gioco si è arricchita di manager reali, tra cui, appunto “El Diez”. E per i più fortunati che possiedono PES 2021 è importante ricordare che esiste una patch dedicata alle squadre storiche della nostra Serie A in cui è presente anche il Napoli ‘87-’88, anno in cui Maradona fece impazzire tutto il popolo partenopeo. Sempre a partire dal 2018 l’ex calciatore e allenatore, è arrivato anche all’interno del mondo FIFA, e più precisamente nell’Ultimate Team, dedicato alle leggende che hanno fatto la storia del calcio. Anche il rapporto con Electronic Arts, però, non iniziò nel modo migliore e ancora oggi non è propriamente lineare. Il motivo? L’inserimento di una foto di Maradona all’interno di una coreografia dedicata alla Juventus. Una mossa che suscitò la reazione infastidita di Diego che quando giocava nel Napoli era il più grande rivale sportivo dei bianconeri. Piccola curiosità finale per gli appassionati di giochi manageriali. Esiste anche una versione di Football Manager per Amiga che si chiama Diego Maradona World Football Manager uscito nel 1992. Non è facile da trovare ma gli amanti del gaming retrò e del calcio d’epoca potrebbero aver trovato pane per i loro denti.