Come stanno le vostre gengive?

 

Alcuni quando pensano alle malattie del cavo orale, pensano alla carie! In effetti è sicuramente una delle più diffuse, ma il cavo orale è colpito da molte altre patologie più o meno diffuse e la gengivite è sicuramente in buona competizione con la carie come diffusione. Una caratteristica tipica di questa patologia è che nelle fasi iniziali non presenta sintomi immediati dolorosi, il che la rende particolarmente pericolosa. Un approfondimento di questa diffusa patologia può aiutarvi a ridurre il rischio di svilupparla.

Esistono diversi stadi della malattia gengivale. Quello iniziale, chiamato gengivite, può essere caratterizzato dal sanguinamento delle gengive, che può verificarsi mentre si spazzolano i denti, si passa il filo interdentale o senza nessuna apparente ragione, in rare occasioni potremo anche macchiare il cuscino dove dormiamo.  Lo stesso segno può anche essere rilevato durante una visita specialistica. Il sanguinamento è certamente un segnale prezioso che ci fa comprendere che in quel periodo in cui avviene, le nostre gengive non sono in forma. Se questo segnale viene trascurato nel tempo, la malattia gengivale progredisce passando allo stadio chiamato parodontite.

A questo punto le strutture di supporto dei denti, come il tessuto gengivale e l’osso, iniziano a deteriorarsi. Questa forma di malattia gengivale potrebbe presentare sintomi solo quando ormai è molto avanzata. Alcuni segni di parodontite potrebbero essere i seguenti: tasche gengivali, spazi interdentali, perdita dei denti, alitosi, recessione gengivale (le gengive si ritirano scoprendo i denti e facendoli sembrare più lunghi), sanguinamento delle gengive. Da questa breve analisi comprendiamo come quel segnale iniziale di sanguinamento è un alert importante, perché ci motiva ad andare in studio e verificare insieme al nostro igienista cosa sta succedendo, e bloccare questo circolo vizioso che porterebbe, se trascurato, a danni irreversibili ai tessuti che sostengono i nostri denti.

Quali fattori innescano la gengivite e di conseguenza se si trascura, la malattia parodontale? Il biofilm batterico è uno dei fattori maggiori che attivano questa condizione patologica. Ma cos’è? È uno strato di pellicola batterica che si forma costantemente sui denti, in modo maggiore al margine, dove il dente si immerge nella gengiva. Se non viene rimossa regolarmente da un adeguato spazzolamento, i batteri possono provocare gonfiore alle gengive. Man mano che questo processo avanza, le gengive iniziano a separarsi dai denti, permettendo al biofilm di batteri di proliferare sotto la linea gengivale. Una volta che i batteri si sono infiltrati fino a questo punto, il processo infiammatorio avanza distruggendo l’osso e il tessuto gengivale. Il biofilm batterico, sia sopra che sotto la linea gengivale, può indurirsi creando un calcolo, comunemente chiamato tartaro.

Anche il tartaro è ricoperto di batteri e, a motivo della sua durezza e aderenza ai denti, è più difficile da rimuovere rispetto al biofilm. Pertanto, i batteri possono continuare a prosperare e ad attaccare incontrastati le gengive.

Vi sono diverse variabili che possono rendere soggetti alla malattia gengivale. Tra questi ci sono scarsa igiene orale, assunzione di medicinali immunosoppressivi e per la cura dell’epilessia, infezioni virali, stress, diabete incontrollato, eccessiva assunzione di alcol, uso di tabacco e cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza.

È utile ricordare che la gengivite trascurata e la conseguente degenerazione parodontale possono portare alla perdita di denti, la ridotta capacità di masticare il cibo e gustarselo, tutto ciò può incidere anche sul modo di parlare e sull’aspetto, abbassando notevolmente la qualità della vita. Ma è corretto evidenziare che le ricerche hanno dimostrato che la salute orale è strettamente legata alla salute generale, soprattutto a quella dell’apparato digestivo, inoltre negli ultimi anni è stato evidenziato come la parodontite può influire negativamente su diabete, malattie cardiovascolari e sulla gravidanza con parti prematuri e neonati in sottopeso.

Visto che svolgono un muro protettivo così importante a favore dell’osso e del dente che avvolgono, è importante chiederci, come stanno le mie gengive? Il sanguinamento da una prima risposta a questa domanda come abbiamo detto, ma fate regolarmente davanti allo specchio un’ispezione della vostra bocca, osservando il colore e la forma delle vostre gengive. Il colore rosa e l’assenza di gonfiori, con un aspetto a buccia d’arancia della gengiva, potrebbero testimoniare che le vostre gengive stanno attraversando un momento di forma. Ma tutto questo non elude i controlli semestrali dal proprio igienista di fiducia, per andare ad analizzare zone d’ispezione della nostra bocca, non raggiungibili con la sola nostra osservazione.

Se invece notiamo sanguinamento, rossore, gonfiore è saggio chiamare il numero del nostro igienista di fiducia per una visita a breve e mettere in atto tutte quelle procedure specifiche per il nostro caso, per far regredire sul nascere questa insidiosa patologia e mantenere le nostre gengive sane e forti insieme ai nostri denti.

A volte si pensa che qualche sciacquo con un buon collutorio possa far migliorare la situazione, ma in realtà il collutorio ha una sua ottima funzione disinfettante solo dopo aver rimosso il biofilm batterico e il tartaro con una seduta d’igiene professionale.

Per concludere vi voglio citare un’antica filastrocca, riportata da Benjamin Franklin nelle sue memorie, riguardo a non trascurare le cose che possono sembrarci meno importanti:

         “Per un chiodo si perse il ferro di cavallo,

          Per un ferro si perse il cavallo

          Per un cavallo si perse il cavaliere,

          Per un cavaliere si perse la battaglia

          Per una battaglia si perse il regno,

          E tutto per un chiodo”.

 

Come il chiodo che può sembrare insignificante, anche la nostra gengiva gioca un ruolo importante, come primo muro di difesa della salute del nostro cavo orale. Per questo abbiamone attenta cura non trascurando i segnali d’allarme, così che le nostre gengive possano rimanere in salute nel tempo!

                                                                                 

Marco Pileri