“EUROPA DONNA”, IL MURALE A PRIMAVALLE

L’Italia è una delle Nazioni più longeve al mondo e in cui le donne vivono più a lungo degli uomini. Di qui, l’importanza della promozione e della tutela della salute femminile, attraverso tutte le età e in tutti i contesti, da quello scolastico a quello lavorativo.

In questo quadro, non posso che ringraziare Rosanna D’Antona e tutta l’organizzazione di “Europa Donna”. In tanti anni di impegno civile, dobbiamo a questa Associazione grandi risultati nel contrasto del tumore al seno: la ricostruzione della mammella in capo al Servizio Sanitario Nazionale e l’affermarsi delle Breast Unit, centri di senologia multidisciplinari.

Questa concezione nuova, sia sul piano clinico che culturale – di cui siamo tutti debitori al Prof. Umberto Veronesi- ha cambiato radicalmente modo di trattare queste neoplasie: nel 2010, infatti, soltanto il 12 -14% delle donne sceglievano di curarsi presso le Breast Unit. Nel 2019 erano invece il 78%, aumentando di circa il 18% la sopravvivenza delle pazienti.

È con grande gioia che abbiamo realizzato, insieme, il murale realizzato dall’artista Nepal nel quartiere di Primavalle, a Roma. Sant’Agata, protettrice e simbolo del femminile, vuole ricordare alle donne, in ogni momento della vita quotidiana, quanto sia fondamentale sottoporsi allo screening mammografico.

Lo sviluppo della medicina di genere e di un piano sempre più mirato di prevenzione, primaria e secondaria, è al centro della programmazione sanitaria che stiamo portando avanti in Regione Lazio.

Grazie alla possibilità di effettuare questi controlli con facilità e con cadenza almeno biennale siamo riusciti, nel corso degli anni, a fare molti passi in avanti. Oggi i tumori femminili, che colpiscono gli organi riproduttivi e il seno, in molti casi si possono prevenire o, comunque, diagnosticare in una fase molto precoce della malattia.

Nonostante il tumore al seno sia ancora molto diffuso, grazie ai progressi della medicina, le pazienti riescono a guarire. Come Istituzione che si occupa in modo prevalente della salute pubblica dei nostri cittadini, abbiamo il dovere di accompagnare le donne in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all’operazione senza dimenticare il post-operatorio.

Supporto psicologico e rispetto dell’integrità del corpo delle donne saranno le nostre linee direttrici.

È bene che le donne laziali – di tutte le fasce d’età – sappiano che, alcuni programmi di screening, sono gratuiti nelle nostre Asl tutto l’anno.

Investire in prevenzione, distribuirla in modo omogeneo in tutto il territorio regionale, significa tutelare la salute e la vita dei nostri cittadini.