I GIOVANI E L'INNOVAZIONE

L’istituto demoscopico LAB21.01 ha realizzato nel mese di novembre 2023, un’indagine demoscopica tramite la somministrazione di 1.000 interviste valide e complete alla popolazione italiana maggiorenne con un sovra campionamento di 500 interviste dedicate ai giovani under 35.

 

Per i giovani under 35 italiani gli elementi fondanti del rapporto tra grandi aziende e Open Innovation vedono al primo posto con il 36% la ricerca e lo sviluppo; al secondo posto con il 23% call for ideas seguito, ad un punto di distanza dai giovani talenti, subito con il 16% centri di ricerca e università chiude con il 3% la formazione continua.

Tra le principali difficoltà a trovare lavoro vengono individuate dai giovani italiani su tutte con il 67% la mancanza di esperienza, in seconda posizione con il 58% la scarsa propensione ad assumere, in terza posizione troviamo laureati troppo qualificati con il 29% a seguire offerte poco gratificanti 26% conclude questa classifica con il 20% i settori saturi o bloccati.  

Ma quali sono secondo i giovani innovatori gli elementi fondanti per un’impresa innovativa? In prima posizione troviamo con il 41% l’investimento in tecnologie all’avanguardia, in seconda posizione con il 36% l’utilizzo di strumenti digitali in fine troviamo con il 23% un gruppo dirigenziale giovane.

La trasformazione tecnologica e digitale ha degli elementi fondanti che i giovani innovatori hanno individuato negli investimenti pubblici e privati in alta formazione digitale con il 29%, con il 27% l’aumento del livello di competitività economica italiana rispetto agli altri paesi EU, in terza posizione con il 19% abbiamo le politiche per l’arresto della fuga di cervelli italiani, mentre nelle ultime due posizioni ma non meno importanti troviamo al 17% gli incentivi al rinnovo tecnologico e con l’8% la diminuzione del digital divide.

Quali sono i mega trend dell’innovazione nel 2023? I nostri giovani innovatori ci hanno risposto in maniera unanime evidenziando con il 42% l’uso ormai sempre più comune dell’intelligenza artificiale, il 38% opta per una maggiore integrazione e utilizzo della realtà aumentata, chiude il podio in 3 posizione la blockchain con il 20%.”

Tra i protagonisti del contatto tra studenti e aziende in prima posizione si conferano le università (32%), seguite dalle aziende stesse (31%), dalle strutture di coordinamento tra domanda e offerta (16%), dallo Stato (13%) e dalle Associazioni di categoria (9%).

Tra i principali fattori che definiscono un’azienda sostenibile per i giovani italiani ci sono i valori e i modelli di governance integrati (45%), seguiti dal ciclo produttivo vero proprio (35%) e dalla sostenibilità come principio di comportamento aziendale (20%).

Ma come si potrebbe migliorare il contatto tra studenti e aziende? Facendo fare esperienza piuttosto che chiedendola (40%), investendo sul merito e sulla formazione.

Allo stesso tempo quali le competenze vincenti dei giovani? Al primo posto la conoscenza di strumenti digitali (34%), tallonata dall’ambizione e dalla voglia crescere (33%), in terza posizione la conoscenza della lingua inglese (18%) e una buona base di cultura generale (15%)”