10 COSE CHE NON SAI DI CATERINA MURINO

di Elena Oddino

Bella, chic, attrice di talento. L'avete ammirata alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, dove è stata scelta per ricoprire quest’anno il ruolo di madrina. E se pure i protagonisti della kermesse erano i film e le varie star intervenute, gli occhi di tutti, alla fine, si sono concentrati su di lei: Caterina Murino, modella, ex concorrente di Miss Italia, e super Bond-girl accanto a Daniel Craig in “Casino Royale”. Sarda di nascita ma ormai francese di adozione, visto che vive a Parigi da anni, la Murino ha scalato le vette del successo internazionale con classe e senza clamori. Con tanto lavoro, impegno, anche nel sociale, e studio. Volete sapere tutto di lei? Ecco 10 cose che di Caterina certo non sapete. 

1 – Infanzia - Caterina Murino è nata il 15 settembre 1977 a Cagliari sotto il segno della Vergine. E' alta 1.75 e di sé stessa dice : “fiera di essere sarda". Sognava di diventare medico pediatra, ma dopo essere stata bocciata per due volte all'esame di ammissione, ha deciso di cambiare strada. Nel 1997 partecipa a Miss Italia dove arriva quinta, due anni dopo è una delle letterine della prima edizione di "Passaparola", il famoso quiz condotto da Gerry Scotti. Quindi inizia a studiare recitazione e questo le apre le porte dello spettacolo.

 

2 – Gli inizi - Caterina ha studiato recitazione nel laboratorio teatrale della Scuola di Cinema e Teatro di Francesca De Sapio. E' stata volto e testimonial di molte campagne pubblicitarie. Dino Risi poi la volle nella fiction tv “Le ragazze di Miss Italia” (2000), a cui, sempre nello stesso anno, seguì “Part time” di Angelo Longoni. Nel frattempo Caterina cerca con decisione di seguire la sua passione per la recitazione anche in teatro e alterna a fiction come "Il giovane Casanova", nel 2001, "Don Matteo" e "Orgoglio", moltre esibizioni sul palcoscenico. Porta in scena "Dieci Piccoli Indiani" di Agatha Christie, con la regia di Danilo Grezzi, che la vuole poi nel 2003 anche nel suo "Riccardo III".

 

3 – Il cinema - Il debutto sul grande schermo avviene grazie al primo film dello scrittore cileno Luis Sepulveda “Nowhere”, nel 2001, a cui segue  “L'enquete corse”, con Jean Reno. Ma è nel 2006 che diventa famosa in tutto il mondo come la nuova Bond Girl 007 al fianco di Daniel Craig, nel ruolo di Solange nel film “Casinò Royale”, diretto da Martin Campbell. Questo ruolo la trasforma in star e da allora la sua carriera internazionale ha  preso il volo. La Murino recita soprattutto in produzioni francesi e inglesi, ma nel 2008 arriva il primo ruolo italiano da protagonista ne "Il seme della discordia", diretto da Pappi Corsicato. Poi sono arrivati altri successi come nel 2017 “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi, e “Se Son Rose..”, di Leonardo Pieraccioni. Il prossimo film? “The Opera!”, visionario, una sorta di Moulin Rouge che riporta in vita il mito di Orfeo e Euridice.

4 – Amori – La Murino ha fatto parlare molto poco di sé, e poco si sa della sua vita sentimentale che ha sempre gelosamente protetto dai riflettori. Nella sua vita ci sono state diverse persone importanti: la prima è stata con il calciatore Giuseppe Pancaro, poi nel 2006 è stata legata al fotografo Cyrill Renaud e quindi al filantropo, Austin Fuentes. Per un anno ha avuto una storia con il cantante Bryan Adams e poi con il rugbysta Pierre Rabadan. Nel 2007 poi andò in Cina per una serie di Festival ed ebbe la sfortuna di rompersi una gamba. Venne ricoverata all'ospedale di Shanghai dove conobbe e si fidanzò con un medico australiano che lavorava lì, e finì per stabilirsi in Cina per 3 anni.

 

5 – Il suo attuale compagno - Ora l'attrice è legata ad Edouard Rigaud, un avvocato francese, assolutamente estraneo al mondo dello spettacolo. La coppia starebbe insieme dal 2015 e lui aveva un matrimonio fallito alle spalle. Ha detto Caterina Murino in un'intervista del 2018: "Continuo a santificare la sua ex moglie, che lo ha lasciato. Dovrei accendere un cero per lei ogni giorno per il regalo che mi ha fatto”. Caterina sogna di costruire una famiglia, per ora non ha figli, ma li desidera. Come ha confessato in un'intervista al Corriere della Sera: «I miracoli esistono. Ecco, ho detto tutto. Per ora sono la mamma di due gattini».

 

6 – Impegno sociale – Lei ci mette la faccia, sempre, quando si tratta di denunciare abusi e ingiustizie. Come nel caso degli stupri di Caivano. “Nel 2023 un gruppo di idioti si diverte e ritiene una cosa fighissima aver stuprato una ragazza?”, ha detto la Murino. "Allora mi faccio la domanda, che razza di educazione hanno dato a questi qua i loro genitori? Gli autori degli stupri devono essere puniti severamente. Non uccidono ma disintegrano le donne e quindi devono andare immediatamente in galera”.

6 – Ambasciatrice Amref - Caterina è anche ambasciatrice di Amref Health Africa per Italia e Francia. E dopo tanti anni, ogni viaggio in Africa resta per lei ancora un pugno al cuore: “Mi ricordo che al ritorno da una visita in Etiopia mi sono fatta un'ora di pianto al giorno, per un mese. In Senegal, invece, un bambino orfano di quasi un anno avrei voluto portarlo via”.

7 – Ama gli animali – Caterina ha una tale passione per gli animali che persino alla Mostra del Cinema di Venezia ha voluto portare con sé il suo bassotto Sole. Ha anche due gattini ed è stata spesso testimonial di campagne contro l’abbandono e per la sensibilizzazione nei confronti di cani e gatti, come quella di questa estate, dal titolo “Stai con me”.La Murino si occupa poi anche in prima persona del trasporto dei randagi dai rifugi alle loro nuove abitazioni.,

8 – Creatrice di gioielli – Caterina ha una passione per i gioielli ed è anche una esperta gemmologa. Ha una linea di gioielli creata da lei, con cui porta avanti la tradizione della filigrana sarda. “Io sono una gemmologa e creo gioielli in filigrana che vengono venduti in Place Vendôme, a Parigi, per aiutare gli artigiani della Sardegna” ha detto. “Per questa mia attività sono andata nelle miniere dello Sri Lanka. È stato stupendo. Faccio gioielli per aiutare gli artigiani sardi, 20 anni fa ce ne erano 400 che lavoravano in Sardegna ora sono rimasti in venti. Io ne sto aiutando quattro, sperando di ampliarmi per aiutarli tutti affinché la filigrana sarda non muoia. L'idea è nata 15 anni fa perché nel laboratorio di uno dei più grandi artisti di Cagliari c'era il figlio. Io gli ho chiesto se anche lui aveva imparato il mestiere, ma mi ha risposto che il padre non glielo aveva insegnato perché non c'era un futuro lavorativo per lui in quel settore. Così abbiamo deciso di ricreare la filigrana sarda un po' più moderna ma utilizzando sempre la tecnica antica così gli artigiani sardi rimarranno vivi".

 

9 - Vittima di bullismo – Lo ha rivelato lei stessa di essere stata vittima di bullismo da ragazza. “Una violenza però molto più leggera rispetto a ciò che molti giovani vivono oggi” ha detto. “Ero cicciottella e quando passavo davanti ai compagni di classe mi dicevano, attenzione all’ ippopotamino. Ero cicciottella. Le altre bambine mi dicevano infatti che sembravo l'ippopotamo di Disney col tutù. Oggi il bullismo è terribile, in Francia ci sono tanti ragazzi che si suicidano”, dice Murino, “al punto che presto Macron farà partire un programma di educazione sociale contro questa piaga. Io, semplicemente, mi sentivo inadeguata”. E Caterina ha lanciato un appello a tutti i giovani: «Vorrei rincuorare chi subisce bullismo. Siate forti e reagite perché poi arriva la rivincita». La sua è iniziata con l'adolescenza: in terza  media era cambiata, e i ragazzi si voltavano a guardarla, ma non più per prenderla in giro.

- 10 Invecchiare - Sono passati anni da quando è stata una affascinante Bond girl. E la bellezza di Caterina si è trasformata. "Allora avevo il viso più pieno, ora ci sono un po' di occhiaie e rughe, ma sono felice della mia faccia oggi, segni del tempo e della vita inclusi” ha detto la Murino. “Non giudico nessuno ma non farò mai nulla per essere più giovane, non farei mai ritocchi di chirurgia estetica. Conduco una vita sana, senza abusi di droghe o alcol, ma che sia il mio dna o il mio stile di vita, mi vado bene così come sono, con i miei anni. Noi donne, e anche gli uomini certo, dobbiamo accettarci per come siamo, per come diventiamo, se vogliamo davvero emanciparci dalle aspettative che la società ha sull'immagine del mondo femminile".