MUSÉE ATELIER AUDEMARS PIGUET

UNA STORIA DIVENTATA LEGGENDA 

 

Ci sono storie che hanno il potere di trasformarsi in leggende. Trasmesse di generazione in generazione, attraversano i secoli intatte plasmando straordinari destini. Nel campo dell’Alta Orologeria, Audemars Piguet scrive la propria leggenda sin dal 1875. 

Il Musée Atelier Audemars Piguet immerge i visitatori nel passato, nel presente e nel futuro dell’universo culturale  della  Manifattura.  Spazio  di  dinamica  artigianalità e di incontri, capace di riunire architettura contemporanea, scenografia pionieristica e savoir-faire tradizionale, questo museo vivente incarna lo spirito  libero  e  la  dedizione  della  Manifattura  nel  tramandare l’Alta Orologeria nella Vallée de Joux e oltre i suoi confini. Dopo sette anni di sviluppo, il museo è stato aperto al pubblico il 25 giugno 2020. Nel 2014, BIG (Bjarke Ingels Group) ha vinto il concorso di architettura organizzato da Audemars Piguet per ampliare i suoi edifici storici. Lo studio ha progettato un  padiglione  contemporaneo  in  vetro  a  forma  di  spirale per completare la Maison des Fondateurs, in cui Jules Louis Audemars e Edward Auguste Piguet avviarono  il  loro  laboratorio  nel  1875  e  che  aveva  ospitato il museo precedente del brand dal 1992 al 2019. Questa combinazione architettonica simboleggia il connubio fra tradizione e innovazione che rappresenta il  fulcro  dell’artigianalità  di  Audemars  Piguet,  celebrando al tempo stesso le sue profonde radici. La spirale di BIG, che sorge dal terreno senza soluzione di  continuità,  offre  un’ambientazione  naturale  ai  capolavori di complicazione e di design avanguardista che hanno preso forma, anno dopo anno, in questa valle isolata tra le vette del Giura svizzero.

 

200 ANNI DI STORIA DELL’OROLOGERIA REIMMAGINATI COME UNO SPARTITO MUSICALE

La scenografia ideata da ATELIER BRÜCKNER è caratterizzata da elementi di design, come questo albero tridimensionale che presenta le famiglie più importanti della Vallée de Joux. Situata oggi nella spirale in vetro, la mostra principale ripercorre rapidamente lo sviluppo dell’orologeria nella Vallée de Joux, prima di presentare l’eredità di Audemars Piguet attraverso una selezione di segna tempo contemporanei, appartenenti all’iconico patrimonio del brand. Per offrire ai visitatori un’esperienza unica fatta di crescendo, momenti clou e attimi contemplativi, il designer museale tedesco ATELIER BRÜCKNER ha immaginato la visita della mostra come uno spartito musicale. Interludi che comprendono sculture, robot, installazioni  cinetiche  e  simulazioni  di  intricati  movimenti meccanici danno vita e ritmo ai vari aspetti della tecnica e del design orologieri. I visitatori sono anche invitati a cimentarsi in alcune tecniche ancestrali tramandate dagli esperti di finitura di Audemars Piguet, quali la finitura satinata e la venatura circolare. 

 

CUSTODE DI OLTRE 300 OROLOGI ESCLUSIVI

Le vetrine che ripercorrono oltre due secoli di storia espongono più di 300 segnatempo, tra cui capolavori di miniaturizzazione, complessità  tecnica e dal design non convenzionale e pionieristico, realizzati da Audemars Piguet e da altri antichi orologiai della Vallée de Joux. Questi orologi esclusivi raccontano come dei modesti artigiani dell’Ottocento, residenti in un’isolata valle nel cuore del Giura svizzero, realizzarono creazioni capaci  di  catturare  l’attenzione  di  clienti  metropolitani oltreconfine e continuano ancora oggi ad affascinare gli appassionati di orologi in tutto il mondo. I capolavori complicati della Manifattura sono collocati al centro della spirale, dove l’intensità architettonica è al suo apice. Le complicazioni astronomiche, con suoneria e cronografiche, che sono sempre state il fulcro di Audemars Piguet fin dalla sua creazione, orbitano attorno all’orologio da polso ultra-complicato Universelle del 1899 che contiene 20 complicazioni e 1168 componenti nel suo movimento. Un autentico capolavoro di complicazione! Ispirate al sistema solare, le vetrine sferiche di questa sezione evocano i cicli astronomici del tempo al centro dell’arte orologiera. L’esposizione dei segnatempo termina con una ricca collezione di Royal Oak, Royal Oak Offshore e Royal Oak Concept. 

 

IL CUORE PULSANTE 

La mostra rende omaggio alla rete di famiglie di artigiani che diede vita alla Manifattura e ad alcuni degli orologi più complicati del  mondo.  Sottolinea  come  questi  segnatempo  mettano rapidamente in connessione questa remota valle isolata del Giura svizzero con il resto del mondo. Questo senso comunitario e di spirito familiare che guida  la  mostra  sono  rimasti  oggi  nel  cuore  di  Audemars Piguet. I segnatempo complicati della Manifattura sono collocati al centro della spirale, dove l’intensità architettonica è al  suo  apice.  Le  complicazioni  astronomiche,  con  suoneria e cronografiche, che sono sempre state il fulcro  di  Audemars  Piguet  fin  dalla  sua  creazione, orbitano attorno all’orologio da polso ultra-complicato “Universelle” del 1899. Ispirate al sistema solare, le vetrine  sferiche  di  questa  sezione  evocano  i  cicli  astronomici del tempo al centro dell’arte orologiera. In  linea  con  l’ambizioso  progetto  scenografico  e  architettonico del Musée Atelier, la mostra presenta anche le modalità in cui la creatività di Audemars Piguet viene costantemente nutrita da settori diversi quali l’architettura, l’arte, la musica e gli sport e si esprime nelle collezioni di Royal Oak, Royal Oak Offshore e Royal Oak Concept. Due  atelier—dove  alcuni  dei  segnatempo  più  complicati  e  raffinati  della  Manifattura  vengono  realizzati ancora oggi—hanno trovato la loro giusta collocazione al centro della spirale. Visibili attraverso le pareti in vetro dei loro laboratori, gli orologiai e gli artigiani tramandano il savoir-faire della Manifattura e danno vita ai capolavori orologieri esposti all’interno della spirale.

 

UNA FINESTRA AVVENIRISTICA SULL’ARTIGIANALITÀ 

La costruzione a spirale di BIG, realizzata dallo studio di architettura svizzero CCHE, sorge su pareti di vetro curvo. Capolavoro di ingegneria e di design, è la prima struttura di questo genere ad essere stata costruita a una simile altitudine. Il concept prese forma quando Bjarke Ingels, Fondatore e Direttore Creativo di BIG, venne a visitare la Manifattura a Le Brassus. Bjarke rimase affascinato dal lavoro di precisione degli orologiai e dalla costante sfida nel creare meccanismi più complessi con uno spazio e un materiale limitati. Traendo ispirazione da quanto aveva visto negli atelier, concepì un edificio a grande impatto visivo con la minima quantità di materiale possibile. Interamente supportato dal vetro curvo, il tetto in acciaio sembra svilupparsi come una molla elicoidale. Una sottile rete di ottone corre lungo la superficie esterna per regolare la luce e la temperatura. La spirale è stata progettata per integrarsi perfettamente nel paesaggio circostante. I piani seguono diverse inclinazioni per adattarsi alla pendenza naturale del terreno e offrire le basi della disposizione interna del museo. All’interno, le pareti in vetro curvo convergono in senso orario verso il centro della spirale, prima di svolgersi nella direzione opposta e i visitatori si muovono attraverso l’edificio come farebbero attraverso la molla di un segnatempo.

 

INFO E VISITE: www.museeatelier-audemarspiguet.com

 

“Volevamo che i visitatori potessero venire a contatto con la nostra eredità, il nostro savoir-faire, le nostre origini culturali e la nostra apertura al mondo in un edificio che riflettesse sia le nostre radici sia il nostro spirito lungimirante. Ma prima di tutto volevamo rendere omaggio ai maestri orologiai e agli artigiani che hanno fatto di Audemars Piguet ciò che è oggi, generazione dopo generazione.”

Jasmine Audemars,

Presidente del Consiglio di Amministrazione