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3 domande ad Alessandro Lupi
Considerando che sei la voce del Golf per Sky, quanto è importante l'assegnazione della Ryder Cup per l'Italia?
E’ di un’importanza straordinaria. Capisco che chi non è appassionato di golf possa non coglierne la portata ma parliamo del terzo evento al mondo per seguito televisivo dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio. Per il nostro Paese, questi sette anni di avvicinamento possono significare un notevole allargamento della base giocatori, ancora decisamente troppo bassa rispetto ad altre realtà europee.
Soprattutto, mi auguro che l’arrivo della Ryder Cup in Italia porti un cambio di mentalità rispetto a quella che vede ancora troppo spesso come obiettivo principale di un circolo il “rubare” soci al circolo concorrente piuttosto che creare sinergie che farebbero solo bene al movimento.
L'Atletica, sport "televisivo" per antonomasia, negli ultimi 3 mondiali ha raccolto praticamente 0 medaglie. La nuova tendenza è tesserare atleti stranieri che ci rappresentano. Cosa ne pensi in merito?
L’atletica vive forse il momento più buio da quando seguo lo sport e, oltre alle medaglie non arrivate, certo non ha aiutato l’ultima inquietante vicenda che ha visto 26 atleti indagati per doping perché non si sono resi reperibili per i controlli. La loro versione parla di falle nel sistema di comunicazione ma quel che è certo è che nel 2016 le comunicazioni stesse non possano basarsi sul funzionamento o meno di un fax. Venendo alla domanda, credo che non si debba pensare di rimediare nel breve provando scorciatoie come, appunto, naturalizzare atleti stranieri magari neanche più giovanissimi. Questo sarebbe solo un palliativo mentre per sconfiggere la malattia bisogna guardare al medio-lungo periodo e iniziare un cammino con i giovanissimi i cui frutti magari si vedranno tra una decina d’anni.
Che atmosfera elettrizzante si respira nei vostri studi per questo fantastico campionato di serie A? come dice il buon Alex.."ogni partita è una sfida scudetto..."
Beh, è sotto gli occhi di tutti quanto questo campionato sia più equilibrato rispetto agli ultimi. Al momento la sensazione è che lo sia più per quell’inizio difficile della Juve che per i meriti delle altre, che non vanno comunque sminuiti. Molto probabilmente ci saranno due o tre squadre in grado di contendersi il titolo fino all’ultimo mentre per altre, la Roma su tutte, rischia di essere una grande occasione persa. Ovviamente tutto ciò rende più facile il mestiere di chi lo spettacolo deve raccontarlo; certe sfide “si vendono” da sé senza bisogno di trovare chiavi di lettura forzate. Dovendo immaginare un epilogo, giornalisticamente parlando non c’è dubbio che raccontare il terzo scudetto del Napoli sarebbe molto stimolante per tutto quello che ne seguirebbe visto che saranno passati 15 anni dall’ultima volta che il titolo non sia stata cosa di Juve, Inter o Milan.