I 10 SERIAL KILLER PIÙ FAMOSI DELLA STORIA
In collaborazione con Narcy Production
Un viaggio all’interno di alcune delle menti più pericolose al mondo, scoprendo I 10 Serial Killer più Famosi della Storia
Veri e propri assassini seriali, capaci di infliggere incredibili sofferenze alle loro vittime, tra crudeltà, psicopatia e in alcuni casi cannibalismo!
Un viaggio senza confini e senza nazionalità, alla scoperta di vite ed omicidi che si pensava potessero accadere solo nei libri o nei film.
JOHN WAYNE GACY
John Wayne Gacy, nacque a Chicago nel 1942. Figlio di un operaio e di una farmacista, ebbe una dura infanzia, con il padre alcolizzato che picchiava e brutalizzava ripetutamente il piccolo John. A 9 anni venne stuprato da un amico di famiglia e non disse niente a nessuno per non far arrabbiare i genitori.
La sua vita prosegui normalmente, lavorando come direttore di 3 ristoranti KFC, sposandosi e intrattenendo alcune relazioni omosessuali. Proprio a causa di una lite durante una di queste relazioni, ebbe alcuni problemi con la giustizia, venne arrestato e incarcerato per diversi reati. Rimase in prigione 18 mesi, dimostrandosi un detenuto modello. Una volta rilasciato tornò ad una vita apparentemente normale, impegnandosi molto nel lavoro. Gacy si impegnava molto nella società, diventando membro di un “Jolly Joker Clown Club“, i cui membri volontari, tutti mascherati da pagliacci, si esibivano regolarmente senza scopo di lucro in varie manifestazioni di beneficenza. Gacy creò il suo personale personaggio di “Pogo the Clown“ Parallelamente continuava ad adescare giovani ed una mattina, uccise la sua prima vittima: Timothy Jack McCoy. L’omicidio fece provare a Gacy un orgasmo, egli stesso dichiarerà anni dopo: «Fu allora che mi resi conto che la morte era l’emozione più grande» Iniziò così, contornato da una serie di psicopatie come, disturbo istrionico di personalità, disturbo narcisistico e disturbo antisociale, ad adescare, sodomizzare, torturare, stuprare e uccidere numerosi giovani e adolescenti. I corpi delle vittime venivano morbosamente custoditi in cantina. Dopo 33 vittime, la polizia si mise sulle sue tracce e nel 1978 John Wayne Gacy venne arrestato. Dopo il processo venne condannato alla pena di morte tramite iniezione letale.
JEFFREY DAHMER
Noto anche come il Mostro di Milwaukee, Jeffrey Dahmer è responsabile di 18 omicidi, commessi tra il 1978 e il 1987-1991. Dopo un’ infanzia tranquilla, Dahmer iniziò a mostrare macabri segnali di attrazione verso la morte. Uccideva e scioglieva animali che poi seppelliva nel giardino dietro casa. Divenne alcolista poco dopo l’adolescenza ed iniziò a provare morbosa attrazione verso persone dello stesso sesso. Nel 1978, dopo aver passato una serata in compagnia di un autostoppista, ebbe con lui un rapporto sessuale e successivamente lo uccise, smembrando il cadavere. Passò gli anni seguenti vagabondando per l’America senza un vero lavoro e il suo alcolismo peggiorò notevolmente. Nel 1987 il raptus omicida si scatenò violentemente. Iniziò a frequentare numerosi gay bar, cercando di adescare adolescenti e giovani sbandati. Nel corso di 4 anni uccise 17 persone. Dahmer spesso, si macchiò di atti di cannibalismo, necrofilia, sodomia e macabri trofei. Quando venne arrestato, nella sua casa vennero trovati peni in formaldeide, mani, teste e alcuni cadaveri in putrefazione in un bidone. In prigione, venne ferito mortalmente alla testa da un detenuto affetto da schizofrenia. La storia di Jeffrey Dahmer è raccontata nel film Dahmer – Il cannibale di Milwaukee (2002)
HENRY HOWARD HOLMES
Henry Howard Holmes fu uno dei più crudeli ed efferati Serial Killer di tutti i tempi.
Nacque nel 1861 a Gilmanton e da piccolo subì numerosi atti di bullismo da parte di alcuni coetanei. Iniziò a subire il fascino della vivisezione di animali, spesso torturandoli e conservando gli scheletri. Dopo essersi dedicati a numerose attività economiche, commise il suo primo omicidio proprio per profitto, iniziando un mostruoso circolo vizioso. Esperto di frodi ed inganni, in breve tempo Holmes mise insieme una grossa somma di denaro che utilizzò per costruire il suo famoso Castello, un enorme edificio con camere, fondi commerciali ed una farmacia. Howard Holmes affittando i fondi e le stanze trae profitto commerciale ma non solo. In maniera diabolica, costruì un complicatissimo insieme di porte segrete, botole, anfratti e collegamenti segreti tra le stanze. L’obiettivo di Holmes era quello di uccidere i propri ospiti nei modi più disparati. Alcune stanza erano addirittura rivestite di amianto, per poter bruciare vive le vittime, senza compromettere la stabilità di tutto l’edificio. All’ultimo piano era presente una vasca piena di acido, atta allo scioglimento dei corpi. Dopo varie peripezie e diversi anni passati a uccidere impunemente, Howard Holmes venne arrestato e condannato a morte. Durante le indagine la polizia scoprì numerosi scheletri, non riuscendo a offrire un numero preciso delle vittime. Si stima che Holmes abbia ucciso tra e 130 e le 200 persone.
ANDREJ ROMANOVIČ ČIKATILO
Soprannominato come il Mostro di Rostov, Cittadino X, Lo squartatore rosso, Il Macellaio di Rostov, Andrej Romanovič Čikatilo fu accusato e incriminato dell’omicidio di 52 persone. Andrej Romanovič Čikatilo nacque in Ucraina nel 1936. La Seconda Guerra Mondiale diede molte sofferenze al giovane, che crebbe in assenza di padre e con la madre ripetutamente stuprata delle forze di occupazione naziste. All’età di 18 anni, durante una lite con una ragazza di 13 anni, Čikatilo eiaculò, provando enorme piacere e trovando rifugio in questo atto.
Dopo aver trovato lavoro come telefonista, ottenne la laurea in arte e divenne professore. Durante la carriera di insegnante, Čikatilo molestava i suoi alunni e veniva continuamente trasferito dalle autorità sovietiche.Nel corso degli anni iniziò a scovare giovani ragazze, uccidendole e stuprandole, commettendo i più svariati atti sui cadaveri. Le indagini furono caotiche e confusionarie e dopo alcuni anni Čikatilo venne arrestato, confessando gli omicidi. Venne giustiziato con un colpo alla nuca il 14 Febbraio 1994.
THEODORE KACZYNSKI
Per molti il nome Theodore Kaczynski dice poco, ma se lo chiamiamo con il suo soprannome, allora le cose cambiano: UNABOMBER. Dotato di un quoziente intellettivo di 165, quindi praticamente un genio totale, Kaczynski, sin dall’infanzia ebbe problemi a relazionarsi con gli altri. A 16 anni era già iscritto all’Università di Harvard e venne selezionato dalla CIA per partecipare al programma sperimentale MK ULTRA, che si poneva come obiettivo il lavaggio del cervello e la soppressione di emozioni e istinti. Conseguiti laurea e master, divenne per alcuni anni un brillante docente di matematica, dimettendosi però senza alcuna motivazione a soli 26 anni. Si trasferì nel Montana in un capanna di 11 mq costruita da lui stesso, abbandonando lo stile di vita moderno, cercando un ritorno alla vita “primitiva”. Il risentimento verso la società, ebbe il sopravvento, stimolando in Ted una deriva sociale e psicologica. Questa si attuò con la costruzione di pacchi bomba che il brillante matematico spediva a obiettivi sparsi in tutto il paese. Gli obiettivi di Kaczynski rappresentavano tutto ciò che egli ripudiava della moderna società, come genetisti, lobbisti, accademici. Le sue convinzioni e idee vennero messe nero su bianco nel manifesto: “La Società Industriale e il suo Futuro“. Proprio grazie a questo manifesto, l’FBI riuscira a catturarlo. Nella sua carriera da Unabomber, uccise 3 persone, ferendone 23. Senza alcun dubbio il numero di vittime non è paragonabile rispetto ad alcuni suoi “colleghi”, ma la fobia che instaurò in tutti gli Stati Uniti, l’estrema intelligenza e la complessità dei concetti espressi nel manifesto resero Kaczynski una vera e propria celebrità. Le vicende di Theodore Kaczynski sono brillantemente raccontare nella serie tv Manhunt:Unabomber disponibile in streaming su Netflix.
LUIS ALFREDO GARAVITO
Il colombiano Luis Alfredo Garavito, soprannominato La Bestia per i molti efferati omicidi di cui si macchiò, è senza alcun dubbio uno dei maggiori criminali mai esistiti. Dopo un infanzia turbolenta e difficile, caratterizzata dalle violenze e dall’alcolismo del padre, Garavito iniziò a girovagare per il paese facendo tanti piccoli lavoretti. Nel corso di 8 anni, Garavito, uccise oltre 140. Era molto metodico e specifico. Le sue vittime erano sempre bambini di età compresa tra gli 8 e 13 anni, eccetto tre ragazzi di 16. Normalmente adescava le vittime con una scusa per poi ucciderle con un machete e successivamente occultare i cadaveri in fosse comuni. Dopo l’arresto, avvenuto il 22 aprile 1999 a seguito di un tentativo fallito di stupro ai danni di un bambino, scoppiò in un lungo e terribile pianto, iniziando a confessare tutti i suoi crimini.
JAVED IQBAL
Noto anche come “il Mostro Pakistano”, Javed Iqbal è tra 10 Serial Killer più Famosi della Storia, con un’ efferatezza e una perversione unici e incredibili.
Javed Iqbal, era solito assieme ad altri complici, adescare, torturare e poi stuprare bambini e adolescenti. Era solito collezionare foto e oggetti di tutte le sue vittime, che normalmente scioglieva nell’acido. Dopo il processo, fece molto scalpore la sentenza del giudice llah Bukhsh Ranjha, che trovandolo colpevole di 100 omicidi, di alcuni abusi su minorenni e lo condannò a morte: sarebbe dovuto essere portato in un famoso parco, strangolato con una catena di ferro davanti ai parenti delle vittime, tagliato in cento pezzi e sciolto nell’acido, esattamente come fece con i bambini. Durante la permanenza in carcere in attesa dell’impiccagione Javed Iqbal venne trovato morto. Le circostanze della sua morte non vennero mai del tutto chiarite.
PEDRO ALONSO LÓPEZ
Pedro Alonso López, soprannominato il Mostro delle Ande, è un assassino seriale colombiano, noto soprattutto per gli efferati delitti commessi nelle regioni del Perù, dell’Ecuador e della Colombia. Dopo un infanzia irta di problemi che lo portarono a scappare di casa, diventare orfano ed essere adottato da una ricca coppia di americani, Pedro Alonso López, iniziò la carriera criminale come ladro di automobili. Venne arrestato ed in carcere subì numerose violenze ed abusi. Una volta rilasciato López era completamente paranoico e schizofrenico. Aveva sviluppato una forte forma di misoginia, che lo portava a uccidere quasi esclusivamente donne. López approcciava le sue vittime con dolcezza, incastrandole poi in rapporti sessuali che spesso avvenivano anche quando le vittime erano morte. Dopo gli omicidi, che di solito avvenivano tramite strangolamento, López, passava del tempo con i corpi delle vittime attuando macabri rituali. Iniziò a girovagare per i paesi andini, uccidendo e violentando a più non posso. Mentre era in Perù venne scoperto dalla tribù indigena degli Ayacuchos mentre cercava di violentare una bambina di 9 anni.
Gli indigeni lo catturarono e lo seppellirono nel terreno, lasciandogli scoperta la testa. Se non fosse intervenuta una missionaria americana lo avrebbero cosparso di un liquido che attirava gli insetti e l’avrebbero fatto sbranare vivo. Dopo l’arresto e la condanna al carcere a vita, Pedro Alonso López, venne rilasciato su cauzione per buona condotta nel 1998. Al momento non si sa dove si trovi ed è sospettato di un altro omicidio avvenuto nel 2002.
TED BUNDY
Ted Bundy è stato uno più famosi criminali americani di sempre. Dopo accurati studi venne definito come “un sadico sociopatico che traeva piacere dal dolore altrui e dal senso di potere che provava verso le sue vittime, sia quando stavano per morire che dopo”. Bundy nacque a Burlington il 24 novembre 1946. L’infanzia e l’adolescenza, furono caratterizzati da complesse e intricate vicende familiari, che lo fecero diventare un bullo. I primi delitti vennero commessi negli anni universitari. Bundy, con una scusa o con l’inganno, adescava le sue vittime, costringendole poi a entrare nel suo celeberrimo Volkswagen Maggiolino. Qui le uccideva, soffocandole o picchiandole a morte. Spesso dopo l’omicidio stuprava i cadaveri delle povere vittime, anche a distanza di giorni quando il cadavere era in stato di decomposizione. Venne arrestato nel 1978, condannato a morte alla sedia elettrica, ma nonostante ciò riuscì a rimandare più volte la sentenza, stante le grandi capacità persuasive con possedeva.
ERZSÉBET BÁTHORY
Al primo posto dei 10 Serial Killer più Famosi della Storia, abbiamo lei: Erzsébet Báthory. Soprannominata la “Contessa Dracula” o “Contessa Sanguinaria“, Erzsébet Báthory era una contessa nota in tutta Europa. Le sue inclinazioni verso la magia nera, gli amori saffici e le orge, la trasformarono rapidamente in una criminale di tutto rispetto. Era sovente fare bagni nel sangue delle vergini per rimanere giovane e torturare sadicamente le proprie schiave e servitrici. Per alcuni il numero della sue vittime sarebbe di oltre 600 persone, ma non esistono dati precisi a conferma di ciò. Se volete approfondire vi invitiamo a leggere la pagina su wikipedia a lei dedicata, che narra moltissimi esempi di tortura e aneddoti.