INNOVAZIONE E CYBERSICUREZZA

 

La nuova frontiera degli investimenti nel mondo cibernetico e le startup innovative di maggior successo


Investire nell’innovazione e nelle nuove tecnologie è uno dei punti cardini del PNRR e un impegno che il governo italiano ha preso nei confronti dei suoi partner europei. Tra i punti chiave, considerando anche la situazione geopolitica, resta quello della cybersicurezza che dovrà trovare necessariamente priorità nelle progettualità dei prossimi mesi, unendo l’impegno pubblico e privato sia nella sicurezza dei siti critici dello stato che nella salvaguardia dei dati delle aziende private. Importante, pertanto, la sfida del neonominato direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi.

I dati evidenziano come ancora immersi dall’onda lunga della pandemia e attenzionati dalle vicende di politica internazionale il 69% degli intervistati ritiene che il Governo italiano debba destinare più risorse e investimenti sul tema della cybersecurity. Molto articolata l’opinione che gli italiani hanno su chi si debba occupare di cybersecurity: il 32% sceglie le Agenzie governative dedicate; il 23% il Ministero della Difesa; il 21% la Comunità Europea; il 16% i Centri e gli osservatori privati e solo l’8 % le singole aziende (5%) e i privati cittadini (3%).

Molte le società già attive nel settore, specialmente dal mondo startup. Interessante il caso di Cyber Evolution che ha ideato LECS, un dispositivo che, grazie all’intelligenza artificiale, analizza il traffico di rete e riporta eventuali problemi, intervenendo anche direttamente per arginarli. Sono in realtà quattro le versioni disponibili: LECS, che offre contromisure software agli attacchi; LECS+, che permette anche di interrompere l’alimentazione a un dispositivo connesso; Industry, che può essere personalizzato ed è inseribile in armadi rack; SaaS, che è implementato in software ed è dunque utilizzabile anche per proteggere le macchine in cloud.

Le frodi nei pagamenti continuano a essere un enorme problema, anche perché i mezzi di pagamento sono (relativamente) facili da clonare nonostante le varie misure di sicurezza implementate da banche e circuiti. My-Money punta a superare questo status quo usando le impronte digitali e offrendo dunque un metodo che è quasi a prova di manomissione.

Brain Waves invece nasce come startup di un gruppo specializzato in crittografia. Attraverso un sensore che capta le onde cerebrali, riesce a individuare il pattern univoco di ogni persona che lo utilizza per usarlo come chiave di autenticazione. Sono previsti anche altri utilizzi in futuro, fra cui la possibilità di guidare un drone, sempre attraverso la rilevazione delle onde cerebrali.

In conclusione, è necessario sostenere l’avanzamento italiano nel campo della sicurezza cibernetica ed incentivare l’ecosistema digitale, attraverso la costituzione di un Comitato permanente di consultazione con le start-up innovative nazionali, per favorire un rapporto più profittevole fra pubblico e privato, evitando una duplicazione delle risorse, migliorando la comunicazione e garantendo una maggior efficienza operativa, favorendo un processo qualitativo e quantitativo superiore. Una sfida che vede al centro l’innovazione e le nuove tecnologie.