BASTANO “THREE MINUTES” PER UN CAPOLAVORO

di Marco Oddino 

 

RICCARDO GHILARDI

L’hotel Excelsior Venice Lido Resort palcoscenico per i 90 anni della Mostra del Cinema, ospita fino al 23 ottobre la mostra del noto fotografo romano.

 

Era il 7 agosto 1932 quando le lampade si spensero sulla terrazza dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort, dando il via alla prima proiezione del Festival cinematografico più antico del mondo: “Dr. Jeckyll and Mr. Hyde” il film che il pubblico ammirò, con la spiaggia da un lato e l’architettura barocca dall’altro, insieme ad ospiti come Greta Garbo, Clark Gable e Boris Karloff. 90 anni di storia e di costume, durante i quali il binomio tra il cinema e l’hotel è diventato indissolubile, rendendo l’Hotel Excelsior Venice Lido Resort meta privilegiata del jet set internazionale al fianco della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia, che si è appena conclusa.

Il 31 agosto, l’Excelsior ha anche inaugurato la mostra fotografica di Riccardo Ghilardi, il noto fotografo di fama mondiale, che ha immortalato celebrità che hanno calcato le scene in “Three Minutes at the Excelsior”, riferendosi alla quantità di tempo che i fotografi ritrattisti hanno in genere con una celebrità nel mezzo di un festival cinematografico come quello di Venezia o in occasione di cerimonie di premiazione come gli Oscar. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 23 ottobre.

Abbiamo incontrato Riccardo in una intervista esclusiva a cuore “aperto”.

Come è nata la passione per la fotografia?
La passione per la fotografia nasce proprio grazie a quella per le onde e il surf che mi ha portato a viaggiare fin da giovanissimo in giro per il mondo.. cominciai a pubblicare i miei reportage su alcuni magazine di settore e feci una scuola di fotografia per colmare le mie lacune tecniche e sentirmi libero di concentrarmi sull’attimo che volevo cogliere nel modo migliore.

E così è iniziato tutto con il surf, raccontaci di più?
Il surf non rappresenta soltanto una disciplina sportiva è piuttosto uno stile di vita , stimola la curiosità interiore e ti porta alla scoperta di realtà distanti ma nello stesso tempo molto vicine. L'amore per la natura, quello per le diversità, il rispetto e l'abbattimento delle barriere sociali diventano una regola di vita, perché "l'onda è democratica"...almeno quella. Nessun ruolo e nessun giudizio, incontri e confronti...crescita interiore e arricchimento culturale, bene…questo cerco nella vita e nella fotografia.

Hai fatto molte mostre di successo e girato i più importanti festival del cinema del globo per ritrarre personaggi di fama mondiale; ci racconti gli attori che tieni maggiormente nel cuore e perché?
Carrie Fisher e la purezza della sua anima, Willem Dafoe e l'umiltà con cui vive il suo straordinario talento artistico e tre tra i miei migliori amici, ossia Valerio Mastandrea, Alessandro Borghi e Luca Marinelli a Los Angeles per “Non Essere Cattivo” rappresentano 3 bellissimi momenti e passaggi importanti del mio percorso artistico, le foto del cuore come mi piace chiamarle. E poi ancora, Helen Mirren, Steve Buscemi, Jim Carrey, Ale Gassmann,  Jasmine Trinca sono stati tanti gli incontri che porto nel dentro di me.

L’aneddoto indimenticabile?
In tanti anni di questo lavoro ho tanti aneddoti indimenticabili che porto nel cuore. Uno in particolare con Carrie Fisher, la quale voleva acquistare uno dei suoi ritratti scattati proprio a Venezia per farne la sua immagine ufficiale su Wikipedia, così decisi di donare l'immagine perchè non volevo essere pagato da lei...dopo qualche mese mi invitò nella sua casa di Londra per un nuovo shooting con il suo amato bulldog francese Gary...in quei due giorni ho ascoltato i racconti di cinema più belli di sempre ! Lei era davvero speciale.

Qual’è il personaggio che “insegui” da anni e che non sei ancora riuscito a fotografare?
Ce ne sono diversi e spero che prima o poi capiti l'occasione giusta e magari senza la fretta dei Festival. Sarei onorato di scattare un ritratto a Sir Anthony Hopkins con il suo gatto e Quentin Tarantino che ho incontrato, ma il tempo delle nostre foto è svanito nei ritardi della schedule.

Il tuo sogno nel cassetto?
Il cassetto è sempre pieno per fortuna..a volte penso che la felicità sia semplicemente continuare ad avere sogni da realizzare. Sono grato per tutto quello che la vita mi ha donato.

 

VINCENZO MOLLICA

Riccardo Ghilardi è un artista che usa l’espressione fotografica come se dipingesse. La sua arte si può considerare una fotografia pittorica o una pittura fotografica. Il sentimento con cui crea le sue opere è decisamente pittorico, perché sa dominare la luce, il buio e le ombre con grande genialità. La macchina fotografica e la sua tavolozza, gli obiettivi sono i suoi pennelli. La materia che ha scelto per esprimersi è la più difficile: l’arte del ritratto, Che è fatta principalmente di mistero e verità. Fare un bel ritratto significa trovare il giusto equilibrio tra queste due componenti fondamentali, le uniche che riescono a rispecchiare l’animo umano. Nei suoi ritratti non cerca mai di svelare, semmai di capire il senso dell’avventura umana. Tutte le sue opere sono accompagnate da una luce che si fa poesia e va oltre qualsiasi allegoria. Se guardate bene in questi ritratti scoprirete  che ognuno contiene anche l’autoritratto dell’artista che con il suo scatto ha saputo unire due sguardi, facendoli diventare uno solo. (Vincenzo Mollica)

 

RICCARDO GHILARDI

“Un festival può assumere tanti significati per chi ha scelto di fare del cinema la propria vita artistica e professionale. Un festival consacra carriere eccellenti e sancisce l’inizio di altre che lo diventeranno. Avvicina culture e mondi lontani, rappresenta un momento di incontro e di confronto. Perché sono le differenze che rendono l’umanità unica e migliore. Un festival è culla di nuovi progetti, molti dei quali si trasformeranno in pellicole che alimenteranno il cinema stesso. Kermesse internazionali che hanno reso iconici i luoghi che le ospitano… Luoghi che scandiscono la storia di quest’arte bellissima e che ogni anno diventano vetrina della fabbrica dei sogni. Personalmente considero La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la madre di tutti i festival e con lei l’Hotel Excelsior Lido di Venezia il padre di tutti quei luoghi di cui parlavo sopra. Novanta anni fa si incontrarono per la prima volta e insieme iniziarono a scrivere alcune pagine indimenticabili della storia del cinema che resteranno per sempre. Ogni angolo di questo luogo “incantato” conserva un ricordo, un racconto, un aneddoto legato alla Settima Arte e la magia di questa energia si può avvertire nell’aria. Non potrò mai dimenticare la prima volta che vi entrai con la mia macchina fotografica, avevo caricato il “rullino” e messo nella borsa tanti sogni da realizzare. La meravigliosa “Sala degli Stucchi” il giardino della “Corte Moresca”, le terrazze sul mare e la storica darsena degli “arrivi” insieme alle bellissime stanze, i lunghi corridoi con la luce che filtra di lato, sono state le location perfette dove ho avuto l’onore di scattare questi nuovi ritratti del progetto “Three Minutes”. Ogni incontro è stata un’emozione e l’opportunità di una crescita personale prima che artistica. Ho cercato di cogliere la loro essenza donando senza maschere la mia. Ritratti di “persone prima che celebrities”. Grazie di cuore a tutti gli artisti che hanno rivolto il loro sguardo al mio obiettivo. Grazie infinite al direttore generale dell’Hotel Excelsior Venice Lido Resort Alessio Lazazzera per aver realizzato il sogno di questa nuova mostra. Grazie di cuore a Paolo Del Brocco e Rai Cinema per aver creduto in questo progetto fin dall’inizio. Grazie sempre al direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Alberto Barbera, Angela Savoldi e tutto il meraviglioso team.

Un ringraziamento speciale a Vincenzo Mollica per la bellissime parole della sua introduzione che conservo strette nel mio cuore. Grazie a Laura Carolina Arioli per aver curato questa mostra con lo stesso amore con cui mi accompagna nella vita.” (Riccardo Ghilardi)

 

BIOGRAFIA RICCARDO GHILARDI

Nasce a Roma nel 1971. Dopo gli studi intraprende diversi viaggi, nutrendosi di realtà sociali e culturali diverse dalla sua, alimentando la crescente passione per la fotografia e realizzando numerosi reportage per importanti pubblicazioni. Nel 2007 partecipa a Roma alla Mostra Collettiva Internazionale FotoLeggendo con “Pensieri nel silenzio”, un fotoreportage sulle esperienze di una squadra operativa dei Vigili del Fuoco, all’interno della quale Riccardo aveva prestato servizio per diversi anni. Nel 2008 il suo focus artistico abbraccia anche il mondo del cinema. In occasione della V edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica, presenta “Lo sguardo non mente. Tutta la verità in 1/125 di secondo attraverso gli occhi del cinema italiano”, progetto fotografico che combina domande a bruciapelo e ritratti d’espressione, che diventano così la risposta pura dell’istinto dell’artista ripreso. L’iniziativa diviene un viaggio in progress, a cui fanno seguito diversi vernissage:

  • Il Teatro Petruzzelli di Bari (2010), durante il BiFest (Bari International Film Festival)
  • La Casa del Cinema di Roma (2011)
  • Il Palazzo di Città di Cagliari (2011)
  • La Biennale di Venezia (C. Zanardi), dove la mostra viene presentata insieme al libro fotografico (Lo sguardo non mente, Edizioni Drago) come evento ufficiale della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
  • Museo PAN di Napoli (2–22 ottobre 2012)

Nel 2013 presenta “Donne in Luce” alla Casa del Cinema di Roma, ritratti di cinquanta attrici italiane fotografate negli spazi abbandonati del vecchio Istituto Luce e del Centro Sperimentale per la Cinematografia. Nel 2015 all’EXPO di Milano Save The Children porta in mostra i ritratti realizzati da Ghilardi con i testimonial per la campagna “Every One”. Nel 2018 presenta “Three Minutes”, un racconto fotografico di ritratti di artisti realizzati durante i festival di cinema più importanti del mondo, curato da Vincenzo Mollica,

come mostra ufficiale della XIII edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma, in collaborazione con Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà. Il volume fotografico “Three Minutes”, edito da Skira, vince il PX3 Prix de la Photographie Paris nel 2020. Nel 2021 presenta “Prove di Libertà” un reportage fotografico sulla città di Roma e i protagonisti del cinema italiano, realizzato durante il primo lockdown per la pandemia Covid-19. La mostra prodotta da Istituto Luce Cinecittà, con il supporto del MIC e Rai Cinema come partner culturale, viene presentata all’EXTRA-MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, successivamente al Museo Italiano Audiovisivo e Cinema, e in fine a Venezia durante la 78 edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Contemporaneamente alla mostra viene prodotto il volume fotografico “Prove di Libertà” edito da Skirà. Dall’agosto del 2011 Ghilardi entra a far parte del team di ritrattisti dell’agenzia internazionale Contour by Getty Images, con sede a New York, e pubblica sui maggiori magazine italiani e internazionali, tra cui “Vanity Fair”, “Time Magazine UK”, “Le Monde”, “Madame Figaro”, “AARP Magazine”, “More Magazine”, “SETTE Corriere della Sera”, “D la Repubblica”, “il Venerdì”, “IO Donna”, “Grazia”, “Elle”, “The Guardian” e tanti altri.