10 cose che non sai di Luciano Ligabue
di Elena Oddino
Idolo dell’estate 2022 con un tour europeo che terminerà a fine ottobre e che già si preannuncia sold out, Luciano Ligabue in 30 anni di carriera ha conquistato migliaia di fans e un successo da star. Liga, detto anche il rocker di Correggio, è uno degli artisti italiani più amati che ha collezionato tour ed eventi live da record come quelli al Campovolo di Reggio Emilia. Così amato che nel 2002 il comune di Capo d'Orlando, vicino Messina, ha deciso di dare al lungomare della cittadina il suo nome. Musicista, scrittore e regista, Luciano Ligabue su Instagram ha centinaia di migliaia di followers, pronti a seguirlo ovunque questa estate, non solo in Italia ma anche a Londra, Parigi e Barcellona. Siete pronti a conoscere tutto di lui? Ecco 10 cose che di Liga proprio non sapete.
1 - Le origini - Nato a Correggio il 13 marzo 1960 sotto il segno dei Pesci, la mamma contadina, il papà commerciante, Liga è un emiliano doc, in quanto nipote di Marcello Ligabue, eroe della Resistenza partigiana. La passione per la musica nasce fra i banchi di scuola, è il papà a regalargli la prima chitarra, e dopo il diploma in ragioneria sceglie di non continuare gli studi, ma di andare a lavorare facendo di tutto, operaio metalmeccanico, bracciante agricolo, promoter, ragioniere, conduttore radiofonico e anche consigliere comunale. Poi a 18 anni, Ligabue scrive la prima canzone, “Cento Lampioni”, non sapendo che quella sarà l’inizio di una lunga carriera. In seguito poi Liga si è laureato all’Università di Teramo con la tesi dal titolo “Il tempo dell’emozione” e nel 2004 la stessa università gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze della Comunicazione”.
2 - La carriera – Liga inizia come cantante nel 1986, quando fonda con gli amici il gruppo Orazero. Il primo singolo ufficiale è del 1988, titolo “Anime in plexiglass/Bar Mario”. Poi viene scoperto da Pierangelo Bertoli, che include il suo brano “Sogni di rock 'n' roll” in un suo album. Il primo singolo, “Eroi di latta”, viene realizzato con gli Orazero. Nel 1990 Ligabue diventa poi cantante solista e quell’ “Eroi di Latta” diventa “Balliamo sul mondo”, con la partecipazione al Festivalbar. La svolta nella carriera arriva nel 1995, con la pubblicazione di “Buon compleanno Elvis”. I pezzi di questo album diventeranno infatti dei classici del suo repertorio e sfonderanno tra il pubblico giovanile, a partire da “Vivo, morto o X” e “Hai un momento, Dio?”, passando per “Certe notti”, che vinse la Targa Tenco come miglior canzone dell'anno. Il disco venderà oltre 1.200.000 copie.
3 - Il numero 7 – Liga ritiene che il 7 sia il suo numero fortunato. Infatti il nome Luciano ed il cognome Ligabue sono composti da 7 lettere. Inoltre nel 1987 fece il suo primo concerto live e nel 1997 il suo primo allo stadio. “Certe Notti”, la sua canzone più famosa, è la numero 7 del disco “Buon Compleanno Elvis”. “Sette è un numero che ritorna nella mia vita”, ha detto Liga, “anche le mie iniziali sono dei sette rovesciati, poi il mio onomastico è il 7 gennaio, nell’87 ho fatto il mio primo concerto e nel ’97 il primo stadio.”
4 - L’ amore per il cinema - Liga è anche regista e sceneggiatore. Ha diretto tre film, “Radiofreccia”, “Da Zero a Dieci” e “Made In Italy”, oltre al videoclip del brano di Elisa “Gli Ostacoli Del Cuore”. L’amore per il cinema, a Liga, lo ha trasmesso il padre, che spesso lo portava con sé a vedere i film. Mentre a 6 anni ebbe in dono un proiettore, uno dei più bei regali che, a suo dire, gli siano mai stati fatti.
5 –Curiosità – Liga è amante dei vini e insieme a suo fratello Marco, produce Lambrusco. Un Lambrusco dalle bottiglie numerate, circa 1600 bottiglie all’anno, chiamato “Luna Di Febbraio”, in onore al “lambro” che faceva suo nonno Giovanni. Luciano è anche un grandissimo tifoso dell’Inter e la sua “Urlando contro il cielo” spesso risuona a San Siro quando i nerazzurri giocano in casa. Infine Luciano ha dato ai suoi figli i nomi di Lorenzo e Linda, perché suo padre gli ha fatto promettere di dare ai nipoti un nome con la sua stessa iniziale perché credeva che portasse fortuna.
6 - Corregio - Nonostante abbia raggiunto la fama, l’artista è rimasto legatissimo alle sue origini, tanto che ancora oggi vive nella sua città natale, Correggio. A chi gli chiede perché, Luciano spiega che «qui esistono dei campi dove nelle notti d’estate puoi fermarti a guardare le lucciole». E in questo paese di 25.000 anime, alcuni anziani si divertono a prenderlo in giro dicendo che nella vita ha preferito cantare… invece che lavorare! Il rocker di Correggio è stato consigliere comunale con il PDS e ha accompagnato con la sua musica le candidature di Romano Prodi, specie con “Una Vita da Mediano”.
7 – Canzoni e libri – infiniti sono i brani che hanno fatto cantare migliaia di persone in questi 30 anni. Tra i più amati “Balliamo sul mondo”, “A che ora è la fine del mondo?”, “Bambolina e barracuda”, “Certe notti”, “Hai un momento, Dio?”, “Happy Hour”, “Piccola stella senza cielo”, “Tu sei lei”, “Niente paura”, “Miss Mondo”, “Fuori come va?”, “Arrivederci, Mostro!” …e la lista è ancora lunghissima. Quanto ai libri, Ligabue scrittore è l’autore di alcuni racconti ed un romanzo, “Fuori e dentro il borgo (1998), “La neve se ne frega” (2004) che ha anche una versione a fumetti disegnata da Giuseppe Camuncoli, “Lettere d’amore nel frigo” (2006), “Il rumore di baci a vuoto” (2012) e “Scusate il disordine” (2016)
8 - Il privato - Ligabue è stato sposato con Donatella Messori per 15 anni, da cui ha avuto il figlio Lorenzo e ha poi divorziato nel 2012. Ma i rapporti sono rimasti ottimi al punto che una delle più grandi canzoni di Ligabue, “L’amore conta”, è proprio dedicata alla ex moglie. In seguito Luciano si è legato alla fisioterapista Barbara Pozzo, classe 1965 e originaria di Occhieppo, in provincia di Biella, da cui ha avuto la sua seconda figlia, Linda. I due si sono conosciuti quando lei fu presa come sostituta fisioterapista proprio per il cantante e fu amore a prima vista. La coppia si è sposata nel 2013 festeggiando con pochi intimi. Ed ha poi subìto un grande dolore con la perdita del secondo figlio. “La mia compagna ha perso un bambino quando era incinta al sesto mese”, ha raccontato Liga, “e quando si arriva a quel punto, non si può fare altro che partorirlo e poi seppellirlo. È stato un periodo duro”. Ma altri due figli Liga li aveva già persi anni prima. " Ne avrei voluti altri di figli. Tanti. Ne ho persi tre, ma nessuno considera l'aborto un vero lutto, ed invece è un dolore che ti segna per sempre”.
10 - I problemi con la voce - A 5 anni Luciano è stato sottoposto ad un’ intervento alla gola per cui avrebbe rischiato di perdere la voce. Lui stesso lo ha raccontato: “Mi ricordo quando a cinque anni rischiai di morire per un’operazione sbagliata alle tonsille. La Rina (sua madre) aveva preteso di passare la notte con me in ospedale. Mi scossero, e vomitai tutto il sangue che stavo ingurgitando. Emorragia. Mancava il plasma del mio gruppo, me lo donò una suora..”. Il 14 marzo del 2017, poi, giorno del suo compleanno, durante un concerto al Mediolanum Forum di Milano, Ligabue si è rivolto al pubblico dicendo: “Ragazzi, sentite come son conciato con la voce. Faccio molta fatica a gestire il cantato però non me la sentivo di far saltare il concerto all’ultimo, vi chiedo scusa”. Ma dopo 3-4 pezzi del concerto era quasi afono. “Ho avuto bisogno di farmi visitare” ha detto Luga, “e mi hanno detto una cosa che avrei preferito non sentire, ma che purtroppo rientra fra le malattie professionali. Devo fare un intervento che mi dicono abbastanza semplice che però richiede qualche mese di recupero per la piena funzionalità delle corde vocali”. Così è stato, e la voce di Liga continua a far sognare.