FRANCESCO GAZZÈ
LA MUSICA NEL CUORE… IL CITYTENNIS NELLA MIA “SECONDA” VITA
di Marco Oddino
Autore dal 1995, Francesco Gazzè, è la “penna” ufficiale del fratello Max, indimenticabile nel 2008 al Festival di Sanremo, la super hit “Il Solito Sesso”, cantata da Max Gazzè. Ha collaborato con Raf nell’album “Iperbole” e con artisti del calibro di Nek, Marco Carta, Francesco Renga, Carmen Consoli, partecipando in qualità di autore anche ad altre edizioni di Sanremo con i brani “Una Musica Può Fare” e “Il Timido Ubriaco”. Ha pubblicato un libro di racconti dal titolo “Il terzo uomo sulla Luna” e precedentemente diverse raccolte di poesie.
Oggi, ha deciso di diversificare la sua “vita” per sviluppare la sua nuova passione ed io che ho avuto il privilegio di provarlo ed ovviamente perdere sia in singolo che in doppio contro Francesco, devo confessarvi che è davvero divertente ed adatto anche ai “sedentari” e pigri come me…provare per credere!
Ci racconti di te, cosa “facevi” nella vita?
Facevo ahahaha. Sono un autore ed editore musicale. Scrivo principalmente i testi delle canzoni di mio fratello Max dal 1996 e collaboro con altri artisti attraverso la società Linea Due Srl Edizioni Musicali.
Com'e' nata questa idea?
Gioco a tennis dall'età di 10 anni e l’idea del ‘Citytennis’ nasce a Pesaro nel 2014. Un lunedì pomeriggio, era inverno, nel corso della consueta partita di beach-tennis indoor con gli amici, in risposta a un potente servizio dell’avversario, "stecco" la palla che si proietta altissima oltre la recinzione del campo per poi cadere sulla passerella in legno con un rimbalzo maestoso e decisamente ispiratore, prima di finire inghiottita dalla sabbia del campo adiacente. Smaltita la delusione per il punto perso, questa immagine del rimbalzo inizia a riaffiorarmi alla mente per tutto il resto della partita, e poi durante le chiacchiere negli spogliatoi e ancora in macchina sulla via del rientro; finché, tornato a casa, non mi siedo a riflettere sul perché di tanta ostinazione. È bastata una manciata di minuti per capire…quel rimbalzo mi mancava enormemente, avendo interrotto per problemi di “gomito del tennista” qualche anno prima la pratica del tennis. Allora, il giorno dopo, chiamo un amico classificato di tennis e lo invito a raggiungermi in una palestra del centro storico per cominciare i test di un nuovo sport tennistico giocabile a tutto braccio con la stessa tecnica del tennis ma su campo di dimensioni ridotte, con piccole racchette senza corde e palline depressurizzate. Lui, dopo avermi chiesto quanto avessi bevuto…ahahah, ha accettato l’invito. I test sono durati circa un anno, con la collaborazione di un paio di maestri di tennis e di altri atleti che hanno voluto rendersi utili alla causa, e quando è apparso chiaro a tutti che il nuovo sport aveva raggiunto il suo livello massimo di fruibilità e spettacolarità, ho pubblicato il regolamento del gioco e la formula del campionato, prima di proporre l’allestimento di un campo ai Bagni Café Arzilla di Fano (PU). Il gestore di quest’ultimo ha impiegato non più di una settimana per tracciare le righe e montare la rete del primo campo da Citytennis in Italia.
E poi?
L’anno successivo è stata la volta del primo campo indoor in resina Mapei (poi diventati tre) al Lucrezia Beach di Lucrezia di Cartoceto (PU) e del campo in cemento (ora in erba sintetica) a Orciano di Pesaro (PU). La partnership con la prestigiosa azienda di Sassuolo prosegue tuttora. Tre anni fa si sono aggiunti altri tre campi in cemento al Lido Verde Sport Village di Fano, che hanno permesso al Citytennis di raggiungere quota 400 praticanti. Nel 2020 nasce l’ASD Citytennis affiliata alla FIT e riconosciuta ai fini sportivi dal CONI, oltre alla collaborazione con CSI (Centro Sportivo Italiano). Nell’aprile 2022 nasce la Federazione Italiana Citytennis (FICIT). Sempre nell’aprile 2022 è stato allestito il primo campo a Roma presso il Circolo New F84 di Via del Casale di S. Basilio 92 (terra rossa), ed è in fase di realizzazione l’allestimento di un altro campo a Roma presso il Circolo Flaminio Andrea Doria in Via del Baiardo 26 (erba sintetica).
Ma e’ vero che c’e’ addirittura gia’ un campionato italiano?
Si, siamo stravaganti e propositivi anche in questo. Il Campionato Italiano si svolge con Formula DPSG (Decurtazione Progressiva Set Giocati), sviluppandosi attraverso continue sfide tra i praticanti con 4 tipi di Bonus che rendono le classifiche Maschile e Femminile (consultabili sul sito) decisamente meritocratiche, incerte e coinvolgenti fino all’ultima giornata.
Come funziona e quali sono le differenze sostanziali rispetto al tennis?
· Il campo da Citytennis è un rettangolo di m.14x7 sia per il singolo che per il doppio, non presenta i quadranti del servizio e ha un ingombro minimo di 180 mq (circa 1/3 rispetto al campo da tennis).
· L’altezza della rete è di m. 1,30 al centro anziché 0,91.
· La racchetta ha lunghezza massima di 40 cm, una sezione del piatto di 28 mm ed un peso massimo di 270 grammi.
· La palla è quella da tennis depressurizzata del 75% (Stage 3 Rossa).
· I giocatori sono liberi di servire ovunque nel campo avversario e il servizio si esegue dalle apposite griglie centrali disegnate lungo le linee di fondo campo (un solo servizio è a disposizione dei giocatori).
· Al momento dell’impatto della racchetta con la palla, il giocatore che serve deve avere entrambi i piedi poggiati al suolo all’interno delle righe della griglia del servizio (senza calpestarle) o della loro proiezione verso l’esterno.
· Il giocatore al servizio deve colpire la palla con un diritto o con un rovescio dopo che questa ha rimbalzato una volta a terra.
· Sia in singolo che in doppio non si può effettuare la volèe dopo il servizio…serve & volley nel tennis.
· Il giocatore o la coppia non sono abilitati a eseguire due volèe consecutive.
· Il giocatore o la coppia vince il game quando si aggiudica il punto successivo al 30 anziché al 40. La sequenza dei “vantaggi” inizia sul punteggio di 30-30 anziché 40-40.
· Il giocatore o la coppia vince il set quando si aggiudica il 5° game anziché il 6° (sempre con due game di scarto).
· Il tie-break inizia sul punteggio di 5-5 anziché 6-6.
· Il giocatore o la coppia vince il tie-break quando si aggiudica il 6° punto anziché il 7° (sempre con due punti di scarto).
· Ai giocatori è permesso di parlare liberamente durante il punto.
Che progetti di sviluppo hai e quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Dato l'ottimo riscontro avuto negli ultimi tre anni da parte di praticanti e strutture aderenti e tenuto conto dell'estrema fruibilità di questo nuovo sport sia sul piano del gioco che sul piano economico, non posso nascondere di avere obiettivi piuttosto ambiziosi, vale a dire portare la pratica del Citytennis a livello nazionale e internazionale.
Info: https://citytennis.it
Gli scambi prolungati e i frequenti “net change” resi possibili dalle dimensioni ridotte del campo, dalla maggiore altezza della rete, dalla minore velocità della palla e dalla impossibilità di eseguire due colpi di volo consecutivi, contribuiscono ad elevare il tasso di spettacolarità di ogni partita.