COMUNE DI ROMA
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A cura di Alessandro Romano
Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo
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ROMA CAPITALE DELLO SPORT
Già a bilancio fondi per le attività all’aperto in ogni municipio per la realizzazione di nuovi playground e aree verdi attrezzate
Roma deve diventare la capitale dello sport, con impianti, palestre e aree dedicate accessibili a tutti i cittadini e presenti in ogni quartiere. La pandemia ci ha costretto a un lungo periodo di isolamento, con conseguenze drammatiche sulla salute mentale, in particolare tra le giovani generazioni. Per paura di ammalarci, o peggio ancora di morire, abbiamo smesso di vivere. È ora di ripartire. L’attività fisica rappresenta una valvola di sfogo fondamentale e una buona amministrazione deve avere cura del benessere dei propri cittadini. Per questa ragione, il mio primo pensiero è stato quello di stanziare immediatamente dei fondi dedicati alla pratica delle attività all’aperto. Roma ha la fortuna di poter contare su tantissime aree verdi, diverse delle quali purtroppo abbandonate. Per molti di noi sono i cosiddetti campetti, i posti dove in tanti da bambini abbiamo imparato a tirare i primi calci al pallone, a pedalare o a palleggiare. Luoghi che non possono essere abbandonati a loro stessi ma che meritano attrezzature adeguate per consentire di praticare attività in sicurezza a tutte le età. Abbiamo messo a bilancio, per il prossimo triennio, quasi tre milioni di euro con i quali realizzeremo 100 nuovi playground e attrezzeremo adeguatamente parchi e ville della nostra città. In questo modo sarà possibile cambiare il volto di molti quartieri che potranno offrire ai residenti delle occasioni di ritrovo, spazi per la socializzazione e per lo sport outdoor. Le azioni riguarderanno almeno un’area in ogni municipio. In più, 1 milione e 400 mila euro verranno dedicati esclusivamente a interventi strutturali di riqualificazione e messa in sicurezza delle palestre scolastiche. Appena insediato, ho trovato una situazione drammatica. Basti pensare che il Comune di Roma, fino ad oggi, ha speso 700 mila euro annui per la guardiania di impianti abbandonati. Bisogna invertire la rotta e riconvertire subito quei fondi sulla promozione dello sport. Non solo, è urgente modificare il regolamento per accedere ai contributi per la promozione sportiva, che vengono erogati a distanza di quasi 3 anni dalle manifestazioni. Con i miei uffici sono al lavoro per snellire le pratiche, non è possibile che la burocrazia continui a rallentare la macchina, le risorse a disposizione devono avere ricadute immediate sulla città.
Sono fermamente convinto che i tempi siano maturi per un cambiamento. Vogliamo trasformare il volto di questa città, renderla all’altezza delle altre grandi capitali europee, con un’offerta per l’attività sportiva che sia adeguata alle reali esigenze della cittadinanza. Dopo un lungo periodo di crisi, tutti abbiamo bisogno di rinascere. Se lo sapremo ben coltivare - ognuno nel proprio ruolo - lo sport sarà ancora una volta il nostro prezioso alleato.
Viva lo sport. Viva Roma. Sempre.