DENTE DEL GIUDIZIO: CONOSCERLO PER EVITARE GUAI!

La dentizione permanente si conclude con l’eruzione dei denti del giudizio, ovvero i terzi molari (o ottavi). Questi generalmente fanno la loro comparsa tra i 18 e i 25 anni, ma possono anche comparire più tardi o non erompere affatto oppure farlo solo parzialmente. 

 

Dal punto di vista funzionale, i denti del giudizio non sono più utili alla masticazione come lo erano per i nostri antenati. Questi molari si sono sviluppati durante il processo evolutivo della specie umana. Gli uomini primitivi avevano una mascella più ampia rispetto alla nostra perché si nutrivano di cibi più duri come la carne cruda e gli ultimi molari erano utili ad una masticazione più vigorosa. Con l’evoluzione dell’alimentazione questa esigenza è venuta meno perché i cibi sono diventati via via più morbidi e masticabili. 

 

L’erompere dei denti del giudizio è spesso associato a sintomi dolorosi. Questo perché i terzi molari, essendo gli ultimi a crescere, non sempre trovano lo spazio necessario nell’arcata dentale per completare la loro crescita (disodontìasi) e provocano una pressione nei denti adiacenti, assumendo anche posizioni anomale. I sintomi associati a questa fase possono essere: 

  • dolore intenso ai denti adiacenti e nella zona della mandibola o della mascella;
  • arrossamento e rigonfiamento della gengiva; 
  • difficoltà durante la masticazione e nell’apertura e chiusura della bocca;
  • febbre e mal di testa. 

 

sintomi dell’eruzione dei denti del giudizio sono il più delle volte chiari ed evidenti perché associati a dolori e rigonfiamenti della gengiva. In casi più fortunati invece non si riscontra alcuna sintomatologia dolorosa. Molto dipende dalla conformazione dei denti e dallo spazio che i nuovi elementi dentali trovano per erompere. 

Considerando che sono gli ultimi denti a fuoriuscire, molte volte lo spazio a loro disposizione non è adeguato o sufficiente, e questo può comportare diverse complicanze come quella del “dente incluso”, che si verifica quando il molare che si sta formando non riesce a perforare la gengiva e rimane inglobato nell’osso, causando spesso l’insorgere di cisti. A lungo andare questa condizione può favorire infezioni e indebolire l’osso circostante. 

Un altro scenario è quello del “dente ritenuto”, che occorre quando parte del molare rimane sotto il livello del bordo gengivale e non riesce a partecipare ad una completa occlusione con l’arcata opposta. 

Se il terzo molare ha uno sviluppo non allineato agli altri denti può inoltre causare una pressione tale da provocare lo spostamento degli altri elementi dentali. In questa casistica rientra anche la crescita in senso orizzontale del dente del giudizio che provoca pressioni sul dente adiacente e infiammazioni gengivali (pericoronite).

Una volta completata la crescita degli ottavi, anche nei casi in cui lo sviluppo sia avvenuto in modo armonico e senza complicanze, resta il fatto che i denti del giudizio sono più facilmente colpiti da carie, gengiviti e ascessi. Ciò in virtù della difficoltà di mantenere una corretta pulizia orale nella zona più posteriore, perché più difficilmente raggiungibili dallo spazzolino e dal filo interdentale. Tale condizione rende i denti del giudizio facili bersagli della placca batterica. Anche per questi motivi il dentista può considerare un’estrazione preventiva, soprattutto quando il dente non cresce nel modo corretto ed è probabile che dia vita ad ulteriori disturbi.  

La terapia degli ottavi è essenzialmente una terapia estrattiva ambulatoriale in anestesia loco-regionale. L’avulsione chirurgica può essere più o meno complicata dal fatto che l’elemento si trovi in arcata, in seminclusione, o in inclusione ossea totale. Il tempo e la velocità di recupero sono

spesso legate alla complessità dell’intervento, accompagnati quasi sempre da terapia antibiotica e antidolorifica. Nel post-operatorio è fondamentale attenersi a tutte le indicazioni date dallo specialista in fase di dimissione, seguendo una “dieta morbida”, bevendo molti liquidi, evitando alimenti troppo caldi, salati, croccanti e acidi. 

Lo studio Luzi è associato al network di eccellenza FACE XP – Experts in orthodontics

Visita il sito www.facexp.it