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Fernando Belasteguín. Il campione dal cuore d'oro

Per essere il numero uno del padel per 14 anni consecutivi, non serve essere il miglior giocatore: occorre qualcosa in più che hanno solo i grandi. Un tocco speciale che lo trasforma in un campione assoluto non solo in Argentina, ma nel mondo intero. Conosciuto come Bela, argentino, classe 1979 Fernando Belasteguín - con l'ex compagno Juan Martin Diaz - è riuscito a stabilire il record di imbattibilità di un anno e nove mesi.

GLI ESORDI DI BELA
Ha iniziato a giocare a padel nello stesso club - il San Martin a Pehuajó (la sua città natia, in Argentina, ndr) - dove giocava a calcio. E finì per giocare in quel club tutto il giorno, alternando il pallone alla pala da padel. Non ha mai giocato a tennis, è padelista al 100%. «Sicuramente per il gioco a rete non mi sarebbe dispiaciuto avere una base tennistica» confida il campione. Una carriera gloriosa che va avanti da anni, di cui 14 - consecutivi - come re indiscusso del padel, a livello mondiale. Eppure Bela non ha smesso di avere fame di padel: «Sono ancora desideroso di imparare, e so che posso farlo. La mia famiglia vive di quello che faccio - continua - così faccio il possibile perché la mia carriera duri il più a lungo possibile». Il suo allenatore ufficiale è Miguel Sciorilli, mentre durante la settimana, da quattro anni, il campione è seguito da Marcela Ferrari. A ospitare gli allenamenti del campione - e del suo nuovo padel/compagno, Pablo Lima - è lo 'Stars Padel', un circolo interamente dedicato al padel e fortemente voluto da Belasteguín. Sito nella periferia di Barcellona, dallo scorso marzo, 'Stars Padel' ha assunto i connotati di un autentico paradiso terrestre per i padelisti: 7000 metri quadrati con 14 campi panoramici.

LA BIOGRAFIA DEL CAMPIONE
Nel 2015, in occasione del giorno di San Giorgio (il 23 aprile, ndr), è stata pubblicata la biografia del campione, intitolata “Questa è la mia storia”, il cui prologo è stato scritto dal giocatore di calcio del Barcellona, Andrés Iniesta. Il libro - scritto da Valen Bailon - ha una funzione solidale poiché i proventi delle vendite saranno destinati ad alcune associazioni di beneficenza. «Sono molto contento - racconta Bela - perché in questo modo la gente può conoscere la mia storia e, al contempo aiutare, molti bambini».Per il campione realizzare una biografia rappresenta «una sorta di ricompensa per tutta la vita. Alcuna intenzione di guadagnarci». Le associazioni di beneficenza sono la ‘Scuola Speciale di Padel’ in Argentina, che porta il suo nome, la panetteria ‘Il futuro di Pehuajò” e la fondazione infantile “Ronald McDonald’s” di Barcellona che ha scelto Andrès Iniesta per scrivere la prefazione al libro.

L’AMORE PER L’ITALIA
Tornando al padel, tra i giocatori italiani, il campione confida di apprezzare Enrico Burzi e Martina Camorani, entrambi componenti della nazionale italiana e reduci dai Campionati europei a squadre da poco disputati a L'Aja, in Olanda*. In merito al crescente e consistente successo del padel in tutta Italia, Bela racconta che ogni volta che torna nel nostro Paese «mi sento a mio agio. Mi piace l'italianità, mia nonna è italiana, e ogni volta che vengo in Italia mi sento come se fossi a casa». Il campione auspica, infine, di poter viaggiare, attraverso il padel, per i prossimi anni anche in tutta Italia, «perché forte è l’identificazione con il pubblico italiano».