Sanyo, El Mago di San Lui
Carlos Daniel Gutierrez, detto Sanyo, è un giocatore argentino 37enne n°4 del ranking mondiale. Nel 2018 è stato n°1 al mondo vincendo il WPT in coppia con Maxi Sanchez , ha vinto nella sua carriera 30 titoli del circuito più importante al mondo il World Padel Tour. Quest’anno è in coppia con l’altro argentino e icona del Padel, Fernando Belasteguin.
Come nasce il tuo soprannome Sanyo?
Viene dalla pubblicità della TV Sanyo; in Argentina tutti dicevano che assomigliavo all'attore della pubblicità e così mi restò questo soprannome.
Ti piace l’appellativo “El Mago di San Luis” o preferisci “Abracadabra Gutierrez”?
C’è chi mi chiama in un modo e chi in un altro, in realtà io cerco solo di fare il mio dovere sul campo e non sono né un Mago e né Abracadabra, ma semplicemente Sanyo.
Come hai conosciuto questo sport e ne hai praticati anche altri da giovane?
Era di moda in Argentina ed io iniziai con mio fratello, dopo che mio padre passo dal tennis al padel; allo stesso tempo mi piaceva giocare a calcio.
Quando hai capito che potevi diventare uno dei più grandi giocatori al mondo?
Avevo 14 anni e tutti mi dicevano che era lo sport per me e che dovevo andare in Spagna per migliorare; in Argentina inizi ad avere i primi risultati a 18 anni e nel 2006 diventai il numero 1.
Hai giocato con grandi campioni come Navarro, Stupaczuk, Maxi Sanchez e tanti altri; cosa hai apprezzato in ognuno di loro?
Potrei parlare un’ora, ma preferisco ringraziare tutti per quello che mi hanno trasmesso in questi anni.
Il tuo colpo preferito e quello che ti ha dato sempre problemi?
Il mio colpo preferito è la volée di rovescio anche se ultimamente, vista la mia altezza di 1.76, mi sto allenando per migliorare i miei colpi”aerei”, mentre i problemi maggiori me li da la volée di dritto.
Cosa ti piace della tua Head Alpha Pro 2021?
Bilanciamento, controllo e potenza rendono questa racchetta eccezionale.
Quali sono le coppie che ritieni favorite nel WPT 2021 e i possibili outsider?
Lebron-Galan restano i favoriti, poi vedo bene Paquito-Martin, Lima-Tapia...e ci metto anche noi, ora che Fernando è rientrato alla grande.
Cosa pensi dell’Italia e del nostro movimento?
Ma lo sapevate che sono l'unico a non essere mai stato chiamato da una squadra italiana, si vede che il mio gioco non piace molto… A parte le battute, l’Italia ha un grande futuro e si vede dalla velocità con cui sta crescendo il movimento.
La vittoria in finale al primo open 2021 di Madrid contro Stupa e Ruiz è stato un capolavoro di tattica, vi aspettavate di ribaltare la partita?
A Madrid sinceramente penso che non abbiamo giocato un grande torneo, ma siamo stati risolutivi nei momenti importanti a differenza di Alicante dove è successo il contrario.
Tu 37 anni e Fernando 42, una coppia di “veterani”… come si riesce a gestire l’età in un torneo come il WPT?
Rispetto a quando avevo 25 anni e con l’avanzare dell’età, è necessario riposarsi bene, curare gli allenamenti nei minimi dettagli, mangiare sano ed impegnarsi nelle sedute di fisioterapia.
Una volta terminata la tua carriera, che progetti hai?
Mi piacerebbe restare in questo mondo ed allenare le future generazioni.