10 cose che non sai di Claudio Baglioni
Bastano quattro parole per scoprire di chi parliamo questo mese: “quella tua maglietta fina…”. Ed è subito nostalgia. Sì, perché Claudio Baglioni fa parte della nostra vita. Chi non si è innamorato, commosso, emozionato sulle note delle sue canzoni? Quanti amori sono nati sulle note di “E tu”, e “Questo piccolo grande amore?”. Baglioni è uno dei cantautori più amati della storia della canzone italiana. Sì, è stato anche, nel 2018 e 2019, direttore artistico di Sanremo, nonché conduttore di molte trasmissioni tv. Ma la sua anima, il suo cuore sono legati ai suoi brani più famosi. Ed eterni. Ecco perché il fatto che da poco Baglioni abbia compiuto 70 anni lascia sbalorditi. Perché Claudio non ha età, come la sua musica. Elegante, riservatissimo, sempre attento alla privacy, di lui, fuori dal palco, si è sempre saputo poco. Noi abbiamo voluto colmare la lacuna. Ed ecco dunque 10 cose che di Baglioni certo non conoscete.
1 - Infanzia – Baglioni nasce a Roma, il 16 maggio del 1951 sotto il segno del Toro. Il papà, Riccardo, è un maresciallo dei Carabinieri, la mamma, Silvia, una sarta. Vive prima a Montesacro, poi a Centocelle. Nessuno in casa si interessa di musica, però il papà scrive poesie e a 4 anni gli regala una fisarmonica. Claudio ha confessato che durante l’adolescenza desiderava diventare prete, mentre il padre lo voleva pugile. E lui alla fine si dà alla musica. Negli anni ’60 lascia gli studi per inseguire la sua carriera, ma a sorpresa, nel 2004, torna all’Università La Sapienza di Roma e si laurea in Architettura
2 - Gli inizi - L’esordio nel mondo della musica è nel 1964 quando, a 13 anni, partecipa a un concorso canoro di voci nuove a Centocelle con una canzone di Paul Anka. Non vincerà, ma questo sarà l’inizio del successo. Nel ’65 gli regalano la prima chitarra, che lui impara a suonare da solo. Nel 1966 si esibisce per la prima volta in pubblico in un teatro di periferia e viene pagato 1.000 lire. I suoi testi, allora, si ispirano a Edgar Allan Poe e nel 1967 compone un brano sulla sua poesia “Annabel Lee”. Poi partecipa al “Festival degli sconosciuti” di Ariccia, organizzato da Rita Pavone e Teddy Reno, dove va in semifinale. Più tardi sarà la famosissima “Signora Lia” a dargli il successo tanto che nel ’69 Claudio ottiene il primo contratto discografico con la RCA.
3 - “Questo piccolo grande amore” – È il brano che lo ha consacrato, che ancora oggi cantano intere generazioni. Nel 1972 esce l’album che vende 900.000 copie e rimane al primo posto nelle classifiche italiane per 15 settimane. E al Festival di Sanremo del 1985 il brano venne eletto "Canzone del secolo". Ma sapevate che sul testo intervenne la censura? Sì, per cambiare alcune parole considerate scabrose. Così “la voglia di essere nudi” diventò di “essere soli”.
4 - Mister Agonia – Un po’ per il suo look “gotico”, agli inizi fatto di maglioni neri con il collo alto, gli occhiali grandi, spessi e scuri come fondi di bottiglia e l’aria da intellettuale con i capelli gonfi. Un po’ perché i suoi primi lavori musicali erano ispirati alla poesia di Edgar Allan Poe, ma Baglioni per anni dagli amici, per la sua aria "allegra", fu soprannominato “Agonia”. Per fortuna però poi il mood cambiò e divenne il sogno romantico di milioni di ragazzine.
5 - Curiosità – Claudio è alto 1 metro e 88 centimetri. È un grande tifoso della Roma, amico storico di Francesco De Gregori. Nel 1975 ha fondato con Mogol, Gianni Morandi e altri artisti la Nazionale italiana cantanti. Nel 2003 è stato nominato Commendatore della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi. Nel ’72 ha cantato le canzoni della colonna sonora del film "Fratello Sole, Sorella Luna", di Franco Zeffirelli. Dal 2008 è Cittadino Onorario della Città di Pompei. Spesso è stato vittima del web a causa dei suoi ritocchini estetici.
6 - Record – con più di duemila concerti tenuti nella carriera detiene il record italiano di spettatori paganti in un solo show, ben 88.756 il 6 giugno 1998 allo Stadio Olimpico di Roma. Nella sua carriera ha vinto tantissimi premi, tra cui due Festivalbar, otto “Vota la voce”, otto “Wind Music Awards”, sei Telegatti. La notte del passaggio di millennio tra il 1999 e il 2000, Baglioni ha tenuto un mega concerto, il primo e solo di musica pop mai avvenuto in piazza San Pietro, davanti a papa Giovanni Paolo II e oltre 300.000 persone. E nel 2006, primo italiano al mondo, ha cantato nel Parlamento europeo a Bruxelles.
7 – Nozze segrete - Nel 1973 Claudio Baglioni sposa Paola Massari, suo grande amore e sua collaboratrice. Lei è la ragazza che “con la sua maglietta fina” ispirò il brano “Questo piccolo grande amore”. Ma le nozze avvennero in segreto, e rivelate solo 5 anni dopo. Per contratto fu deciso infatti di tenere nascosto il matrimonio fino al 1978. Per evitare di deludere le centinaia di fans innamorate di Baglioni, e soprattutto il timore che la notizia di Claudio non più “libero” facesse crollare le vendite.
8 – Il figlio e il divorzio - Da Paola, Claudio ebbe nel 1982 un figlio, Giovanni, oggi musicista come il papà, al quale, quando nacque, Baglioni dedicò il famoso brano “Avrai”. Nel 1987 però la coppia va in crisi. Baglioni conosce Rossella Barattolo, diventata poi sua manager, e per lei lascerà Paola nel 1994, pur restando sposato con lei fino al 2008, anno del divorzio. Con la ex moglie comunque Claudio ha sempre mantenuto un buon rapporto, e insieme, dal 2003 al 2013, hanno anche portato avanti il progetto “O’Scia”, una serie di eventi e concerti organizzati a Lampedusa per sensibilizzare il pubblico sul tema degli sbarchi dei migranti.
9 - Le canzoni - “E tu…”, “Sabato pomeriggio”, “Solo”, “E tu come stai?”, “Poster”. E poi negli anni ’80, “Strada facendo”, “La Vita è adesso”, “Io sono qui”, ”Mille giorni di me e di te”, sedici album in studio e tredici dal vivo. L’elenco dei successi di Claudio è infinito. Ma c’è una cosa che pochi sanno: “Avrai”, il brano che dedicò al figlio, fu registrato a Londra negli stessi studi di Paul McCartney. E poiché l’ex Beatles registrava lì tutti i giorni, Baglioni, per avere lo studio libero per sé, usò un trucco. Lo sfidò a “Space Invaders”, un gioco allora molto di moda, in cui era un campione. Fissò un record di punti alto per vincere, e McCartney dovette giocare ad oltranza per vincere la sfida. Così Baglioni riuscì a tenerlo occupato alcune ore, sufficienti per cantare e mixare “Avrai”, che fu scritto di getto e pubblicato il 9 giugno 1982, 20 giorni dopo la nascita di Giovanni.
10 – Una voce eccezionale - Baglioni è un cantante con un’estensione vocale incredibile, oltre 3 ottave. Una dote che pochi musicisti hanno. Perché, come spiegano gli esperti, riesce a partire da note bassissime, passando da Baritono-Tenore per arrivare ad un mezzo Soprano femminile. Caldo sulle note basse, graffiante sulle medie, limpido sulle alte. Una magia!