Tempo da...Lupi
4 domande ad Alessandro Lupi
Secondo te Roma è pronta ad affrontare la sfida per la candidatura alle Olimpiadi 2024?
Al momento non posso che dire no. Se guardiamo ai nostri impianti non viene certo da sorridere e non aiuta neanche guardare indietro alla storia recente. Mi viene in mente la Cittadella dello Sport a Tor Vergata che giace lì incompiuta e quanto accaduto per i Mondiali di nuoto del 2009, tra polemiche e sequestri. Poi resta la speranza di ricevere la fiducia dal CIO e i tempi ci sarebbero tutti per realizzare impianti idonei ad ospitare il più importante evento sportivo del pianeta. In fondo il Brasile ci sta riuscendo.
Vivendo a Milano respirerai i "rumors" sulla vicenda del nuovo stadio del Milan. E' una vicenda simile a quello della Roma?
Forse più simile a ciò che è stato per lo stadio della Roma. Al momento abbiamo una situazione ancora in divenire ma certamente ben avviata. Quanto al Milan, invece, al momento è tutto fermo e non senza burrasche interne. Il progetto al Portello è naufragato recentemente segnando il momento più basso nei rapporti tra Silvio e Barbara Berlusconi, prima sostenitrice dello stesso. Al momento si parla di un San Siro restaurato e ancora condiviso da Inter e Milan, ovvero un salto all'indietro e in direzione opposta rispetto a quella presa dal calcio mondiale.
Per motivi di clima, nella città meneghina ci sono molti impianti per gli sport indoor?
Ovviamente, rispetto a Roma, i "palloni" sono molti e contengono campi polivalenti. Calcetto, calciotto (ma a Milano si gioca più che altro a 7), tennis e anche beach tennis e beach volley. Il clima certamente meno piacevole ha avuto il merito di spingere i proprietari delle strutture a investire nelle coperture e oggi in inverno capita di avere più problemi a Roma che a Milano per praticare sport in una giornata di pioggia.
Hai notato lo sviluppo a livello agonistico di sport differenti da Roma. Ad esempio: il Padel è esploso anche a Milano?
C'è ancora molta differenza. A Milano, quando dico che vado a giocare a padel, c'è ancora chi mi guarda interrogativo come per dire: "Sarebbe"?
Diciamo che la situazione è paragonabile a quella di Roma un paio di anni fa. Si gioca in due-tre circoli e lì sta prendendo piede, con sempre più persone che giocano ma ancora non è esplosa la mania su larga scala. Però so che stanno partendo altri progetti per cui nel giro di qualche mese potrebbero esserci almeno altre 3-4 realtà dove giocare.