QUADRO RILANCIA LO SCOOTER A QUATTRO RUOTE
Presentato in anteprima all’ultimo Salone di Ginevra, il Qooder vuole ridisegnare il concetto di mobilità urbana conciliando sicurezza e versatilità.
di Marzia De Sanctis
Considerate le vistose conseguenze delle precipitazioni monsoniche degli ultimi mesi sul manto delle nostre strade, il Qooder può conquistare le luci della ribalta come scooter che non teme le buche. Monta infatti quattro ruote basculanti da 14 pollici e, come il suo predecessore: Quadro 4, il rivoluzionario sistema brevettato Hydraulic Tilting System (HTS). Le due caratteristiche combinate permettono allo scooter di piegare come una moto, senza che le quattro ruote perdano mai il contatto con l’asfalto, prevedendo e ammortizzando le irregolarità della strada. Il CEO della ticinese Quadro Vehicles, Paolo Gagliardo, parla così dell’ultimo nato: “Fondere ciò che era inconcepibile unire: questo è Qooder, l’unico modo per rispondere alla maggior parte degli ostacoli della mobilità contemporanea e allo stress da pendolarismo“.
Le auto infatti sono percepite come veicoli sicuri, ma poco adatti alle sfide delle giungla cittadina, mentre gli scooter, per quanto affascinanti, non garantiscono quell’affidabilità fondamentale per gli spostamenti. Quadro è nata nel 2010 proprio con l’obiettivo di sviluppare ‘’veicoli a tre e quattro ruote basculanti, capaci di offrire un livello unico e superiore di sicurezza, comfort e divertimento’’. La casa madre garantisce che l’esperienza di guida sia davvero confortevole e divertente. Il motore 400 da 32,5 cv, il bassissimo baricentro, le due ruote motrici posteriori e lo sterzo dinamico non fanno rimpiangere il gusto delle due ruote. In un Salone di Ginevra all’insegna dei motori ecologici, Quadro, davanti al pubblico di casa, ha presentato anche l’E-Qooder, la versione ZEV in arrivo nel 2019, con un’autonomia variabile da 130 a 260 km e un picco di potenza di 34KW-46 cv.
Chi è incuriosito sappia che per guidarlo è sufficiente la patente B. Sembrerebbe che i riders si debbano solo abituare a non mettere il cavalletto a fine corsa!