Motori

MUSEO LAMBORGHINI

UN’ OTTIMA ANNATA!

 di Marco Oddino

Il 2017 è stato un anno straordinario grazie al record di visitatori da tutto il mondo saliti a quota 100.000
Il Museo Lamborghini, inaugurato nel 2001 presso la sede storica di Sant’Agata Bolognese col fine di recuperare il ricco patrimonio del brand, è stato completamente rinnovato nel 2017 allo scopo di offrire al visitatore un’autentica esperienza nella storia del Marchio del Toro. 
Con un giro d’affari moltiplicato di due volte e mezzo nell’arco di due anni, lo spazio museale della Casa del Toro ha attratto appassionati di ogni nazionalità: l’Europa, esclusa l’Italia (che conta il 30% dei visitatori), è il bacino principale col 42%, dove Germania (9%), Francia e Inghilterra (5% ciascuna) e Olanda (4%) prevalgono. Seguono poi visitatori dall’America (15%) e infine dall’area Asia Pacifico (13%).
In termini di profilo dei visitatori, il 2017 ha visto un’affluenza significativa di appassionati under 18 e una accresciuta presenza femminile, superiore al 35%.
Per il visitatore l'esperienza museale è divisa in capitoli: all’ingresso si è accolti dal veloce passaggio, in una ambientazione tipicamente emiliana, di una Aventador ed una Huracán che immergono immediatamente il visitatore nella sonorità inconfondibile delle vetture Lamborghini. Poi si incontra la prima sezione espositiva dedicata alle motorizzazioni V12, in cui l’evoluzione del marchio nel corso degli anni è più evidente, partendo dalla prima vettura di produzione – la 350GT – fino agli anni più recenti con la Murciélago. 
Sempre al piano terreno si passa alla sezione delle motorizzazioni V10, in cui spicca la propensione di Lamborghini per le competizioni sportive: infatti oltre alla Huracán Super Trofeo troviamo esposta anche la versione Performante.
Di speciale interesse per i visitatori “l’Albero  Genealogico" di tutti i modelli realizzati da Lamborghini in oltre 50 anni di storia: un grande art wall, caratterizzato da una grafica suggestiva, ricostruisce la storia del Brand attraverso tutti i modelli realizzati.  Quattro monitorpermettono di conoscere, una per una, le auto del marchio del Toro, anche in funzione delle loro caratteristiche tecniche e costruttive.
Al piano superiore, due i temi principali: le serie speciali e le vetture off-road. 
Esposte fianco a fianco, infatti, vengono presentate la Urus, la LM 002 e la Cheetah, il primo prototipo della futura LM 002, che vide la luce nel 1977 quando la definizione SUV non era stata ancora inventata. La Urus, in particolare, viene esposta nel suo modello particolare bicromo realizzato appositamente dal Centro Stile per mostrare entrambe le finalità del nuovo modello, quella sportiva e quella di utility vehicle.
Inserite in  box, simili a quelli delle piste, sono infine esposte le serie speciali che hanno connotato la Casa del Toro nel corso degli anni. Tra le altre, degne di nota sono la Centenario, edizione speciale per il 100° anniversario dalla nascita del fondatore Ferruccio Lamborghini; la Veneno, espressione estrema del design estremo del brand; la Sesto Elemento, la prima vettura realizzata interamente in fibra di carbonio.
Il Museo Lamborghini, visitabile tutti i giorni dalle 9,30 alle 19, offre, su prenotazione, l’opportunità di visitare le linee di assemblaggio delle vetture attualmente in produzione.  Un modo unico per offrire ai fan del marchio del Toro una panoramica completa della storia del mito, che prosegue la sua corsa oggi sulla scia della prima idea visionaria di Ferruccio Lamborghini.