LAMBORGHINI URUS, UN TORO CHE CARICA A 300 KM/H
Se ne parlava da molto tempo: finalmente è stato presentato ufficialmente il primo super SUV firmato Automobili Lamborghini.
di Francesca VennarucciIl 4 dicembre un grande evento ha animato lo stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese; un happening che ha richiamato numerosi politici e Vip, oltre ad una diretta streaming per chi volesse seguire da casa questa “super” novità, di cui si parlava dall’estate scorsa. #SinceWeMadeItPossible: “Noi lo abbiamo reso possibile. Abbiamo reso possibile l’impossibile”. Questo il leitmotiv che ha accompagnato tutto l’evento, durante il quale sono stati fatti “sfilare” un modello giallo e uno grigio. “Una nuova razza di tori”, così Stefano Domenicali, presidente e CEO: “La Lamborghini Urus nasce da un approccio visionario. È il risultato della combinazione del DNA Lamborghini con la versatilità tipica di un SUV, elevato a un livello finora impossibile: il Super SUV. Per le emozioni che suscita e in termini di design, prestazioni e dinamica di guida questa è una vera Lamborghini, ma è anche un’auto adatta alla guida di tutti i giorni su terreni molto diversi tra loro”. Il riferimento al toro non è casuale. Come vuole la tradizione della Lamborghini anche il nome Urus proviene dal mondo dei tori ed è una razza che conosciamo. Gli uri, o Aurochs, sono gli antenati selvatici dei bovini che alleviamo oggi; estinti nel XVII secolo, erano animali di enormi dimensioni, che possono ricordare quelli che oggi vengono utilizzati nella corrida spagnola. Tornando alla presentazione, le innovazioni presentate sono numerose. Oltre ad essere tra i più potenti della sua classe è attualmente il modello più veloce sul mercato: può arrivare fino a 305 chilometri orari, con un sistema di cambio automatico ad otto marce. L’ “anima”, di nome e di fatto, però è il sistema di gestione della guida che permette di scegliere tra ben sei modalità: Strada, Neve, Sabbia, Sport, Corsa e Terra. Per Lamborghini non è stata una semplice presentazione. L’Urus rappresenta il raggiungimento di un traguardo molto importante. È il frutto di investimenti mirati sulle persone e sulla tecnologia, ma anche sul nostro paese. Una scommessa vinta mantenendo la produzione del SUV nello stabilimento bolognese, e non in quello slovacco a Bratislava, permettendo così l’assunzione di 500 persone a tempo indeterminato. Come si può ben immaginare però il prezzo dell’Urus non è adatto a tutte le tasche: 170 mila euro! Ma si può sempre sognare di averla perché, come è stato detto, nulla è impossibile!