Ferrari Portofino: la perla della corona
di Giuliano Giulianini
Quale possessore di Ferrari non la vorrebbe sfoggiare su un lungomare prestigioso, tra alberghi di lusso, yacht all’ormeggio e sguardi ammirati o invidiosi? E chi, tra essi, ha potuto resistere all’impulso di esibirla sul lungomare più esclusivo del nostro paese, nell’elegante porticciolo di Portofino? Logico dunque che, prima o poi, la casa di Maranello battezzasse uno dei suoi capolavori con il nome del borgo ligure: sinonimo di lusso, eleganza e stile; tanto esclusiva da necessitare anche di un’inedita sfumatura di colore: il “Rosso Portofino”. Ufficialmente presentata al Salone di Francoforte la nuova Ferrari è l’ultima perla di una corona (la gamma Ferrari) che a settembre ha celebrato i primi 70 anni del marchio.
Profilo filante. “Sguardo” da satiro: con ampia calandra “ghignante”, fari anteriori che si aprono su deviatori di flusso verso i passaruota e griglie d’areazione a caratterizzare anche la parte bassa. Fiancata che svela i due volumi “fast back”: con la metà anteriore a incastonare il V8 Turbo, ovviamente Ferrari, da 600 cavalli capaci di spingere la Portofino a 320 km/h e da 0 a 100 in 3,5 secondi; e il volume posteriore ad alloggiare lussuosamente due passeggeri privilegiati sulle “poltroncine” davanti, più due eventuali “incomodi” nel divanetto posteriore che, comunque, ha goduto di un certo allargamento degli spazi, grazie al nuovo design dei sedili. Il retro è caratterizzato da sobrie linee tondeggianti: sposta i fanali al limite della carrozzeria e si apre per far scomparire il tettuccio rigido retrattile, che può trasformare la Portofino da coupé a spider anche in piena marcia, seppure a velocità ridotta. L’interno è una black room in cui l’eleganza oscura del pellame è sottolineata da cuciture e profilature rosse sul volante, su sedili, cruscotto e portiere, interrotta soltanto dal sigillo del cavallino, fieramente rampante in campo giallo nel centro del nuovo, futuristico, volante. Per chi riesca a distogliere lo sguardo dalla carrozzeria e l’udito dal motore, il cruscotto alloggia un ampio display da 10,2” per l’infotainment… ma questi sono particolari importanti soltanto per presentazioni di automobili “normali”. La Portofino sostituisce nella gamma di Maranello la California T, risultando più leggera, grazie a un nuovo telaio, e più veloce grazie a 40 cavalli in più. Il motore V8 comunque è lo stesso, aggiornato, che viene nominato da due anni in qua “Engine of the Year”. Modifiche a pistoni e bielle, all’impianto di aspirazione, agli scarichi, alle mappature del motore, ai profili aerodinamici, e un parabrezza concepito per ridurre resistenza all’attrito e rumorosità interna, hanno permesso agli ingegneri italiani di ottenere maggiore potenza e consumi minori: a patto che il dato interessi un acquirente di Ferrari, va infatti sottolineato che il biturbo da 3,8 litri dichiara un fabbisogno di benzina di 10 litri ogni 100 km.