Auto elettrica: la svolta imminente.
di Valentina Fratini
Il passaggio all’elettrico - ogni giorno più necessario per abbassare i livelli di inquinamento dell’aria – è ormai un percorso obbligato che sta imponendo un cambiamento, più o meno graduale, a ciascuna azienda automobilistica. Entro la fine dell'anno, circa dodici case automobilistiche passeranno definitivamente alle batterie e si stima che la svolta elettrica costerà circa 225 miliardi di investimenti.
Ma diamo uno sguardo più approfondito ai numeri di questa rivoluzione silenziosa. Secondo i dati dell’International Energy Agency il numero di auto elettriche e ibride plug-in nel mondo ha ormai superato i 3 milioni. In Cina nell’ultimo anno si è registrato un 72% di crescita, mentre negli Stati Uniti il numero delle vendite è raddoppiato. In Europa, il paese leader dell’elettrico è la Norvegia, dove le auto ecologiche rappresentano il 30% delle nuove immatricolazioni.
Secondo un recente report di Bloomberg e McKinsey entro il 2030 le auto di questa nuova tipologia potrebbero rappresentare il 60% del traffico urbano.
Ma perché sempre più acquirenti scelgono un'auto elettrica?
Va anzitutto sottolineato che questo tipo di mezzo ha zero emissioni nocive e permette dunque di guidare nel totale rispetto dell'ambiente. L'assenza di inquinamento si estende anche al profilo acustico: l’elettrico permette una mobilità silenziosa e una gestione della velocità fluida con accelerazioni senza scatti. Elemento dirimente nella scelta delle auto a motore elettrico è poi il risparmio dei costi: un pieno di energia in una colonnina da 22 kW costa più o meno 12 euro e permette di fare circa 300 chilometri (con un tempo di ricarica di circa due ore). Altra svolta fondamentale per chi guida sostenibile è il libero accesso alle ZTL e la gratuità delle strisce blu... caratteristiche che, in combinato disposto con il costante incremento dell’usanza di noleggare auto anziché acquistarle, permetteranno al consumatore di ottenere di un bel risparmio.