ROMA E MILANO: MOBILITÀ ITALIANA A DUE VELOCITÀ
Con 51 auto ogni 100 abitanti e il 58% degli spostamenti a basse emissioni, il capoluogo lombardo è la punta di diamante della mobilità sostenibile italiana.
di Tommaso Armati
Che sia la capitale economica e finanziaria del paese non c'è dubbio. Periodicamente si discute se sia anche la capitale morale. Di certo Milano è, in questo momento storico, più efficace di Roma a rappresentare il potenziale di sviluppo del Paese, anche sul piano della mobilità sostenibile.
A Roma il 65% degli spostamenti viene fatto tramite trasporto privato. Una percentuale nettamente superiore a quella di altre capitale europee come Parigi (15,80%), Madrid (26%) Berlino (30%), Londra (37%) che conferisce alla capitale italiana un poco onorevole primato europeo in questo ambito. Questo è uno dei dati emersi dalla Relazione 2018 presentata agli Stati Generali della Green Economy, nell’ambito della Fiera Ecomondo a Rimini.
Un risultato che sorprende fino a un certo punto, dal momento che il traffico rappresenta da sempre un problema cruciale per Roma, dove i cittadini sono abituati a utilizzare la propria auto o scooter, piuttosto che affidarsi a un servizio di trasporti spesso carente o comunque limitato.
Proprio in questi giorni, il dibattito al riguardo è più acceso che mai, visto che l’11 novembre c'è stato a Roma un referendum consultivo sull'ipotesi di liberalizzazione del trasporto pubblico cittadino. Secondo la relazione presentata a Ecomondo, però, il caso di Roma rappresenta un trend presente in tutto il paese: sarebbero solo otto, infatti, i capoluoghi di provincia italiani in cui gli spostamenti tramite trasporto pubblico, a piedi o in bicicletta superano il 50% (Bolzano, Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Pisa, Torino e Venezia). All’interno dello stivale, non mancano però sprazzi di luce.
Se da una parte Roma soffre, Milano invece sembra andare sempre avanti. Recentemente inserita da McKinsey nella top ten globale per mobilità e trasporti, la città meneghina ha ottenuto anche il primato di città italiana più “elettrica”, come rilevato da uno studio di Legambiente. Nel capoluogo lombardo, infatti, il 58% degli spostamenti sarebbe a basso impatto o zero emissioni. Il successo milanese passa attraverso tre fattori principali. In primis, il minore utilizzo dell’auto privata: a Milano oggi ci sono 51 auto ogni 100 abitanti, un numero comunque inferiore a quello italiano che è di 62,4, ma che è destinato a scendere a 40 entro 12 anni. Secondo i dati dell’indagine McKinsey, il 12% degli intervistati avrebbe già deciso di rinunciare all’auto privata nei prossimi anni. Un secondo fattore è rappresentato dalla rete di trasporti milanese, che è già costituita per il 70% da veicoli a basso impatto con l’obiettivo di arrivare al 100% elettrico entro il 2030.
Infine, la diffusione del car sharing ha sicuramente dato un forte impulso al cambiamento. Il capoluogo lombardo può infatti contare su una delle flotte più consistente a livello europeo, con una buona percentuale di veicoli elettrici presenti. Secondo i dati emersi dall’Osservatorio per la mobilità di Lorien Consulting, un milanese su due ha già provato i servizi di car sharing e il 63% degli utilizzatori dei servizi di mobilità condivisa sarebbe aperto al progetto di una città senza auto.
Milano capitale italiana della sostenibilità? Per ora, e per il prossimo futuro, sembra così.