FENOMENO RESELLER

TOGLIETEMI TUTTO MA NON LE MIE SNEAKERS

di Marco Oddino

Comprare e rivendere realizzando guadagni anche del 500%.
E’ questa la nuova mania degli adoloscenti e teenagers italiani, che emulando i loro coetanei statuntensi e giapponesi, diventano già a 14 anni dei reseller, portando in alcuni casi anche più soldi dei genitori a casa.

Ma chi sono i reseller?

Tutto ruota attorno alla scarsa disponibilità di alcuni articoli, per cui la richiesta è molto alta.
Inizialmente si prova con le lotterie on line, dette raffle; in questo caso il prezzo che si paga - se hai la fortuna di aggiudicarti il bene - è quello di listino, per poi decidere se tenere l’oggetto per se o rivenderlo al miglior offerente, diventando quindi un vero e proprio rivenditore.

La maggior parte di questi “imprenditori” in erba hanno affermato che Instagram ha avuto un’influenza decisiva in tutto ciò. 
Chi riesce ad accaparrarsi un nuovo capo - e se è molto raro, ancora meglio - sente il bisogno ossessivo di mostrarlo a tutti ricevendo in pochi minuti anche 500 like per ogni foto pubblicata. Questa micro-economia è oggi decisamente diffusa, e per un 16enne fissato con la moda non è così difficile finirci dentro.

Va anche detto che vendere la maglietta con il logo Supreme su Grailed non ti rende un vero reseller, bensì è semplicemente un modo per poter finanziare la propria ”ossessione” quando i genitori non sono disposti e giustamente ad accontentarti.  Il problema del resell in Italia è dovuto soprattutto alla cultura. Purtroppo ancora non tutti percepiscono il resell come servizio, ma come una truffa, anche perchè di falsi ne girano anche tanti! 


 I veri reseller sono altri…e garantiscono l’affidabilità dei prodotti, attraverso controlli preventivi e verificando anche la provenienza nonchè l’originalità dei beni acquistati.
Si tratta di company organizzate, per la maggioranza straniere, che hanno un modello di business decisamente verticale e che sono sempre sul pezzo, con aggiornamenti giornalieri e settimanali su tutte le novità di prodotto e le nuove collaborazioni tra brand. 

Ecco i migliori 12 siti per rivenditori di sneaker

www.flightclub.com

Instagram: @flightclub

www.stadiumgoods.com

Instagram: @stadiumgoods

www.rif.la

Instagram: @riflosangeles 

www.solesupremacy.com

Instagram: @solesupremacy

www.projectblitz.com

Instagram: @projectblitzla

www.indexpdx.com

Instagram: @indexportland

www.23penny.com

Instagram: @23penny

www.shopthecollectionmiami.com

Instagram: @the_collection_miami

www.sneakerdon.com

Instagram: @benjaminkickz

www.holygrailgoods.com

Instagram: @theholygrail

www.stockx.com

Instagram: @stockx

www.goat.com

Instagram: @goat

Ma entriamo ora nel vivo delle collaborazioni strategiche tra aziende e stilisti nel mondo dello sport, partnership che hanno traformato ogni prodotto realizzato in un vero “must to have”.

Avreste mai pensato che una persona sarebbe stata disposta a spendere per un paio di sneakers – cioè quelle che fino a poco tempo fa si definivano semplicemente ‘scarpe da ginnastica’ – quello che prima spendevano per una borsa griffata?

Il business dello sportswear e soprattutto delle sneakers, ha raggiunto numeri sorprendenti anche in Italia, che nel 2018 ha visto sfiorare la cifra da capogiro di 6 miliardi di euro, consolidando un trend positivo iniziato nel nostro paese già nel 2017. 
Il vincitore ò sicuramente Off White, considerato dal mercato globale il marchio più cercato e rivenduto degli ultimi 12 mesi. 

Il designer di Off White è Virgil Abloh, attualmente direttore creativo di Louis Vuitton; Abloh ha fatto dell’unione tra lusso e sport la sua firma, e delle collaborazioni con altri marchi la sua cifra distintiva per lanciare sul mercato capsule-collection che creano ogni volta forte aspettativa tra i consumatori, considerata la loro scarsa disponibilità. Le edizioni limitate, che giocano sul cosiddetto marketing del desiderio, rendono ogni collezione di Abloh esclusiva, un evento per cui i clienti fanno la fila davanti ai negozi e si iscrivono - come detto in precedenza - ad aste e lotterie on line.

La strategia funziona molto bene. Lanciato nel 2012, Off White ha chiuso il 2017 con vendite pari a 56,5 milioni di euro, con un incremento del 75% rispetto ai 33,9 milioni del 2016. Il brand appartiene a maggioranza alla holding italiana New Guards group, fondata a Milano da Claudio Antonioli, Davide De Giglio e Marcelo Burlon: la partecipazione della holding nel brand è del 53%.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, lo stile viene spesso chiamato Atheisure, termine che mixa le parole “athleteswear”, che indica l’abbigliamento sportivo, e “leisurewear”, che si riferisce ad abiti per il tempo libero. Ad ogni modo, questo stile unisce la comodità che possono offrire tessuti tecnici e forme morbide, a particolari che rendono i capi ricercati ed adatti ad ogni occasione, anche al di fuori delle palestre e del fitness. Basta guardarsi intorno per accorgersi della tendenza, e i numeri lo confermano; il mercato globale dell’abbigliamento di taglio sportivo, nel 2017, ha superato i 292,4 miliardi di dollari ed è in continuo in aumento. Al primo posto nelle vendite ci sono gli Usa, mentre l’Italia è al settimo posto in classifica. La contaminazione è la parola d’ordine del nuovo lusso “sportivo”, ma la chiave del successo sta proprio nella scarsità o se preferite esclusività dei prodotti.
Questo elemento fa sì che una felpa, una borsa o un paio di sneakers salgano vertiginosamente di valore non appena vengono vendute, proprio perché sono limitate e irripetibili. Questo tipo di collaborazioni è sempre più frequente: una tra le più ricercate è quella frutto dell’unione tra il brand “da strada” Supreme con Louis Vuitton, ma negli ultimi tempi ne sono nate veramente tante. 
Riccardo Tisci ha firmato una capsule con Nike, Marcelo Burlon ha reinterpretato le sneaker Reebok, mentre Fendi nella sua collezione autunno-inverno 2019 ha “rubato” il logo e stile sportivo di Fila.
La fetta più importante di questo mercato, ad ogni modo, appartiene appunto alle sneakers, che hanno fatto impennare l’eCommerce registrando numeri impressionanti: analizzando gli ultimi 24 mesi,  viene fuori che il valore degli acquisti delle calzature sportive fatti sul web ha segnato una crescita del 189,3%. Ma dimenticate il loro vero utilizzo, infatti queste scarpe non vengono indossate per fare sport, bensì sono diventate uno vero status symbol, tant’è che ogni firma del lusso – da Louis Vuitton a Versace, da Moschino a Gucci – ha creato la propria it-sneakers, ed è stata una gara a proporre quella più colorata, più voluminosa e più esclusiva. 

Anche se i marchi del lusso, hanno lanciati la sfida alle major del mondo sportivo, il risultato non è stato cosi scontato come molti pensavano…e le vendite lo hanno dimostrato.

Il modello più ricercato sul web, è la “Air Presto” di Nike realizzato in collaborazione con Off-White, seguito dalle sneaker Yeezy di Adidas e il modello “Triple S” a firma Balenciaga. 
Ora la domanda è una: riuscirete a metterle nel carrello prima che diventino sold out?