Luglio al cinema
Le nuove selezioni cinematografiche direttamente dal Taormina Film Fest
Di Marta Angelucci
Yesterday di Danny Boyle
Jack Malik, mediocre cantautore di provincia, sopravvive ad un bizzarro incidente, risvegliandosi in un mondo che non ha mai sentito parlare dei Beatles. L'uomo utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il successo. Se non ci fosse il genio di Danny Boyle e la sceneggiatura di Richard Curtis dietro a Yesterday, il film sarebbe stato una delle tante commedie per ragazzine basato sul raggiungimento della celebrità e sulle conseguenze della fama. L'high concept di un mondo senza Beatles però e le trovate di regia e di montaggio del regista che movimentano la narrazione, rendendola estremamente scorrevole, rendono il film accattivante e colorato, con qualche chicca e colpo di scena di cui ci si ricorderà. Alcune frasi (specialmente quelle sulla Coca Cola) rischiano di diventare un tormentone generazionale, in un film che è per tutte le età. I Beatles rimangono eterni, in qualsiasi salsa li si trasformi, e le loro canzoni sono una delle cose universali che ci fanno sentire tutti parte dello stesso mondo.
La Partita di Francesco Carnesecchi con Francesco Pannofino, Alberto di Stasio, Giorgio Colangeli, Gabriele Fiore
Esordio alla regia per il regista romano Francesco Carnesecchi, che sceglie la difficile narrativa calcistica col suo film "La Partita", film corale dove non è però la squadra ad essere al centro della narrazione, ma le figure legate al campetto sportivo del Quarticciolo: Claudio Bulla (Francesco Pannofino), un burbero allenatore che non ha mai vinto una coppa; Italo (Alberto di Stasio), indebitato proprietario del campo; Leo (Daniele Mariani), tossico figlio di Italo e Antonio, protagonista nascosto della vicenda, che nella sua coralità è una parabola di formazione in cui si scopre il prezzo di essere adulti e di avere responsabilità e debolezze, lontane dal semplice grande sogno rappresentato da un pallone da calcio. La regia e il montaggio sono incalzanti, supportati da una musica coinvolgente e dalle scene sul campo che sembrano far volare lo spettatore insieme ai giocatori. Gli attori tutti splendidamente in parte, fino all'ultima delle comparse, capaci di creare un microcosmo perfettamente credibile della periferia romana. La Partita è un film sul calcio dove il gioco è una metafora e che piace anche a chi non tifa e non ha mai tifato.
Show me What You Got con Mattia Minasi, Cristina Rambaldi, Neyssan Falahi
Il film Show Me What You Got esamina l'effetto profondo che gli estranei possono avere sulle vite gli uni degli altri, dopo che una scintilla innegabile scocca durante un incontro casuale tra Christine, Nassim e Marcello. Il trio esplora la propria sessualità in un viaggio tra Los Angeles e l’Italia, mentre ciascuno lotta per dimostrare il proprio valore alle proprie famiglie, a se stessi e al mondo che li circonda. La regista, Svetlana Cvetko, parla della sua opera prima, definita come una sorta di Jules et Jim contemporaneo senza frontiere. "Mi piaceva raccontare come, nelle problematiche di oggi, tra dramma dei migranti e paura di attacchi terroristici, potesse scoccare una scintilla di amore travolgente e passionale tra tre ragazzi, Christine, Nassim e Marcello". Ad interpretarli, un trio di giovani attori italiani trapiantati a Los Angeles: Cristina Rambaldi, Mattia Minasi e Neyssan Falahi
Cruel Peter con Henry Douthwaite, Zoe Nochi, Aurora Quattrocchi
1908, Messina. Peter Hoffmann, giovanissimo rampollo di una famiglia di mercanti inglesi, è un bambino crudele e spietato che uccide animali e li tortura per il suo piacere, infliggendo le stesse pene anche alla servitù di villa Hoffmann. Alfredo, suo coetaneo a cui aveva ucciso il cane, decide di porre fine a tutto ciò, rinchiudendo Peter in una bara, ancora vivo.
Anni dopo, ai giorni nostri, un padre e sua figlia, si trasferiscono da Londra a Messina per il lavoro da archeologo di lui. La figlia, Liz, nel tentativo di evocare sua madre, morta anni prima, risveglierà però proprio Peter. E non solo.