Settembre al Cinema
Le nuove uscite selezionate da Sportclub
Di Marta Angelucci
Revenge – Drammatico/Azione – con Matilda Anna Ingrid Lutz, Kevin Janssens, Vincent Colombe
Jen è la giovane amante trofeo di Richard, ricchissimo miliardario francese sposato e con figli: i due volano nella lussuosa villa di lui, in pieno deserto, per un weekend di sesso e relax. Le cose si complicano nel momento in cui due amici di Richard, Stan e Dimitri, lo raggiungono un giorno prima per la battuta di caccia organizzata. Jen, per mostrarsi sicura di sé agli occhi del partner e di sé stessa, balla in maniera provocatoria coi tre uomini. Il giorno dopo, quando Richard è lontano da casa, Stan violenta la ragazza davanti a Dimitri, che non muove un muscolo: lo stesso Richard incredibilmente non la spalleggia quando lei minaccia di denunciarlo. La battuta di caccia dei tre uomini ha trovato nella ventenne una nuova preda, ma la ragazza si dimostrerà più agguerrita di quanto avrebbero mai previsto. Appartenente al filone del rape’n’revenge, il film si vuole distinguere dal solito per il fortissimo punto di vista femminile operato da due caratteristiche fondamentali: è la protagonista stessa a vendicarsi, senza che nessun uomo prenda le sue veci (un raro esempio è simboleggiato da Non violentate Jennifer, ed il nome della protagonista è un chiaro omaggio alla pellicola); ed è la prima volta che una regista donna, Coralie Fargeat, affronta il tema della vendetta sessuale.
Sulla mia Pelle – Drammatico – con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Andrea Ottavi
Una delle vicende carcerarie più recenti e discusse d’Italia ha trovato voce grazie alla produzione di Netflix e alla distribuzione della Lucky Red. L’ultima settimana di Stefano Cucchi, magistralmente interpretato da Alessandro Borghi (tornato al mondo “sporco” che lo aveva consacrato con Non essere cattivo), è raccontata sposando il racconto della famiglia Cucchi e della versione secondo la quale Stefano sia morto per pestaggio ad opera delle forze dell’ordine. Il regista Alessio Cremonini però sceglie di non martirizzare Stefano Cucchi, raccontando invece anche i punti deboli del suo carattere e il suo discutibile stile di vita, di cui tra l’altro è conscio lo stesso Stefano, che non reagisce come dovrebbe e non si confida sulle violenze forse anche perché non pensa di meritare giustizia. Il fallimento delle istituzioni si misura proprio con questo anello debole, che non viene protetto da sé stesso e dai tutori per un possibile reinserimento, ma viene schiacciato e lasciato come uno straccio sporco su un letto.
Gli Incredibili 2 – Animazione – con Amanda Lear, Ambra Angiolini, Bebe Vio
Quattordici anni fa lasciavamo la famiglia di supereroi più amata al mondo perfettamente conscia dei propri superpoteri e alle prese con una nuova minaccia: il Minatore. È proprio così che li ritroviamo all’inizio del nuovo film, in cui però sprecano l’occasione di catturare il nemico. Nonostante i super abbiano salvato la città da Syndrome, l’opinione pubblica li considera ancora dei mostri, pericolosi e inaffidabili, da relegare nuovamente nell’ombra. È nuovamente un miliardario fanatico dei super, come nel primo film, a sbloccare la situazione: la gente non riesce a comprendere gli eroi semplicemente per un problema di percezione, di distacco; hanno bisogno di un riferimento preciso da prendere in considerazione. Entra così in gioco Elastigirl, mamma Parrish, che scambia il ruolo d’azione con Bob, lasciandolo a casa con la famiglia com’era avvenuto al rovescio nel primo film. Mr Incredibile avrà il suo da fare però con i tre figli: l’adolescenza esplosiva di Violetta, i problemi a scuola di Flash e gli incontenibili e distruttivi superpoteri di Jack Jack.
La Profezia dell’Armadillo – Commedia/Drammatico – con Simone Liberati, Pietro Castellitto, Laura Morante
Se ne parlava da parecchio tempo ed uno dei suoi fautori è stato addirittura Valerio Mastandrea, di cui si vociferava la regia: La Profezia dell’Armadillo, primo libro e bestseller del fumettista romano Zerocalcare, diventa un film, ovviamente ambientato a Rebibbia, terra di Mammuth dove manca tutto, ma non serve niente (esattamente come recita il grande murales fatto proprio da Zero alla fermata metro di Rebibbia). La prima cosa che viene in mente è la possibile reazione del vero Zero, riservato e poco incline alle relazioni sociali, alla vista di un film che descrive la sua vita e che lo mette in scena in carne e ossa, precisamente quelle di Simone Liberati (Cuori Puri e La Partita, di prossima uscita). È difficile immaginare ad una resa su schermo di tutte le immagini partorite dalla mente di Zero, come la mamma (Laura Morante) rappresentata da Lady Cocca o l’amico Cinghiale. Una cosa però è sicura: Secco è uguale.