Sarà ancora l'anno del dragone.....

La luxury tax frena gli investimenti dei club cinesi

La Cina non è più l'Eldorado del calcio mondiale, l'ultima frontiera dorata 
per procuratori e calciatori, nonostante le offerte faraoniche giunte, di 
recente, per uno dei pochi top player del nostro campionato. Il Guangzhou 
Evergrande, infatti, vorrebbe strappare Radja Nainggolan alla Roma, con un 
ingaggio da 13 milioni annui al giocatore (tre volte superiore a ciò che 
guadagna attualmente) e 50 milioni al club giallorosso.
L'ostacolo, però, è la "luxury tax" stabilita, nell'ultimo anno, dal Governo 
cinese, che impone alle società di calcio un raddoppio dei costi, per ogni 
affare di ammontare superiore ai 6 milioni di euro. Nel caso del calciatore 
belga una delle soluzioni allo studio, per superare la norma, potrebbe 
essere la formula del prestito con obbligo di riscatto. Tasse doppie, 
quindi, per il Guangzhou Evergrande, che dovrebbe obbligatoriamente girare 
questo denaro ad un fondo federale creato per valorizzare il calcio 
giovanile. Nella realtà la nuova norma ha portato molti presidenti a 
rivedere le proprie strategie: il pagamento eccessivo di tasse porta i club 
a rischiare in termini di bilancio, e in alcuni casi, può determinarne il 
default, perchè nell'ultimo triennio, c'è stata una corsa folle all'acquisto 
di calciatori stranieri (non sempre, tra l'altro, di alto profilo tecnico).
Queste misure restrittive hanno portato molte strutture della Chinese Super 
League (ne fanno parte 16 squadre) a frenare gli investimenti durante le 
sessioni tradizionali di calciomercato. Nell'estate 2016 le operazioni verso 
l'estero hanno superato i 120 milioni, appena un anno dopo (2017) si è scesi 
sotto i 30 milioni di euro. La luxury tax ha impattato sulle strategie dei 
club, obbligati a seguire una serie di altre norme e vincoli sui 
tesseramenti, con particolare attenzione ai giovani provenienti dai vivai. I 
calciatori stranieri, per esempio, non possono superare le quattro unità e 
soltanto tre possono essere schierati in campo in occasione delle gare (con 
l'abbinamento obbligatorio di un under23 cinese). Questo tracciato di regole 
sta creando confusione nella gestione delle squadre ed un inevitabile fermo 
della crescita registrata nell'ultimo triennio. In Cina si è passati da una 
deregulation totale ad uno Stato che, oggi, invece, decide le regole di come 
acquistare (con i trasferimenti sotto la lente d'ingrandimento pubblica), 
schierare e gestire i club.
Il timore principale da parte del Governo è che il calcio possa diventare o 
trasformarsi in una piattaforma per trasferire ingenti somme di denaro in 
paradisi fiscali dai nomi esotici (per i nuovi ricchi della Repubblica 
popolare cinese), o, nella peggiore delle ipotesi, per lavare soldi di 
dubbia provenienza (sono da tempo in corso indagini su diverse operazioni 
calcistiche proprio per ipotesi di riciclaggio).
Anche nel caso di investimenti "regolari" si tratta, comunque, di fuga di 
capitali (spesso ingenti), che, difficilmente, possono rientrare in patria, 
se non attraverso contratti pubblicitari, sponsorizzazioni (una delle poche 
aree non toccate, per esempio, dalla luxury tax governativa) o la vendita 
dei diritti tv del massimo campionato (la CSL). Pur in presenza, infatti, di 
una crescita di queste tre aree di ricavi, il saldo, tra entrate ed uscite 
del calcio all'ombra del dragone, è ancora in "rosso".

Nel 2017 sette acquisizioni a firma cinese nel calcio europeo

Pur considerando la "luxury tax" come un freno agli investimenti, il calcio 
cinese continua a muoversi, tra mille difficoltà burocratiche, soprattutto 
per quanto riguarda il trasferimento di capitali all'estero finalizzati all'acquisto 
di club di calcio. Il 2017 ha visto sette squadre europee passare sotto il 
controllo di gruppi cinesi, dall'AC Milan, in serie A, al KSV Roeselare 
piccolo club iscritto nella seconda divisione belga (la Tweede klasse), 
acquistato dalla Renhe Commercial holding dei fratelli Dai Yongge e Dai Xiu 
Li. Un gruppo cinese nato per sviluppare il business della progettazione e 
costruzione di centri commerciali, proprietario, tra l'altro, del club 
Beijing Renhe (neo promosso nella Chinese Super league). I due imprenditori 
asiatici, tra febbraio e maggio 2017, hanno scelto Belgio e Gran Bretagna 
come base dei propri affari sportivi, rilevando, tra l'altro, il 75% del 
Reading, club della Football League Championship (la seconda divisione 
inglese) per una cifra superiore ai 55 milioni di euro. Precedentemente 
avevano provato, senza riuscirvi, ad entrare nella maggioranza di controllo 
dell'Hull City, altra realtà di seconda divisione.
Sempre il Regno Unito ha attratto altre operazioni (provenienti dalla Cina) 
collegate al Southampton, al Northampton Town e al Barnsley FC.
Nel mese di giugno il Northampton (League one) è stato acquisito (60% delle 
azioni) dalla 5USport di Guangzhou, specializzata in progetti di sviluppo 
sportivo ed educativo (da diversi anni investe anche nella piattaforma 
radiofonica britannica "TalkSport"). Lo scorso mese di dicembre infine il 
Barnsley (seconda divisione) è stato acquistato da Chien Lee, imprenditore 
con investimenti nel settore alberghiero (attraverso la holding NewCity 
Capital), già proprietario del Nizza (controlla l'80% delle azioni) nella 
Ligue1 francese. L'operazione più importante, sotto il profilo finanziario, 
porta la firma di Lander Sports Development (fondata a Hangzhou, nel 1995, 
opera nello sviluppo infrastrutturale di stadi e cittadelle dello sport), 
che ha acquisito l'80% del Southampton (club della Premier league) per 240 
milioni di euro.
Nel complesso l'Inghilterra è la nazione europea con più realtà calcistiche 
collegate a tycoon cinesi, seguita dalla Spagna ferma a quota sei.
In Italia ha fatto eco l'operazione di cessione del gruppo Milan, attraverso 
Fininvest, al finanziere Yonghong Li per 740 milioni di euro (nell'operazione 
sono rientrati anche i 220 milioni di esposizione debitoria), grazie all'intervento 
del fondo americano Elliott, che ha prestato all'investitore cinese, nella 
fase finale della transazione, 303 milioni di euro.
Sempre nel nostro Paese, il Parma calcio (serie B) è stato acquisito, lo 
scorso 16 novembre (dopo i primi accordi formalizzati nel mese di giugno), 
dal gruppo Desports (per diversi anni ha lavorato con il Comitato olimpico 
della Repubblica cinese) legato al 36enne imprenditore Jiang Lizhang, grande 
appassionato di sport. Precedentemente il giovane manager ha acquisito il 
Granada nella seconda divisione spagnola e il 5% dei Minnesota Timberwolves 
franchigia di NBA per la cifra record di 45 milioni di dollari.


Proprietà & Partecipazioni Cinesi in Europa

REGNO UNITO

WEST BROMWICH ALBION - Premier league - Yunyi Guokai Sports Development

BIRMINGHAM CITY - Championship - Trillion Trophy Asia

ASTON VILLA - Championship - Recon Group

WOLVERHAMPTON WANDERERS - Championship - Fosun International

READING FC - Championship - Renhe Commercial

CITY FOOTBALL GROUP** - China Media Capital (CMC) ha acquisito il 13% delle 
quote di questo fondo

NORTHAMPTON TOWN - League One - 5USport

SOUTHAMPTON - Premier league - Lander Sports Development

BARNSLEY FC* - Championship - NewCityCapital



SPAGNA

ATLETICO MADRID - Liga - Dalian Wanda Group

ESPANYOL - Liga - Rastar Group

GRANADA - Primera Division - Desports

REAL OVIEDO - Segunda Division - Crowdfunding su mercato Cina

LA HOYA LORCA - Segunda Divisiòn B - Shanghai Sports Official

FC JUMILLA - Segunda Divisiòn B - Tang Hui (imprenditore)



FRANCIA

OLYMPIQUE LIONE - Ligue1 - IDG Capital partners

OGC NICE - Ligue1 - 7 Days Group holdings

SOCHAUX - Ligue2 - Ledus Lighting

AUXERRE - Ligue2 - ORG Packing



PORTOGALLO

SPORT UNIAO SINTRENSE - Terza Divisione - Iberia Universal

CD PINHALOVENSE - Terza Divisione - WSport Seven

ORIENTAL DRAGONS - campionato regionale - WSport Seven

ITALIA

AC MILAN - serie A - Rossoneri Sport Investment Lux (veicolo finanziario)

INTER FC - serie A - Suning Holdings Group

PARMA calcio - Serie B - Desports



OLANDA

ADO DEN HAAG - Eredivisie - United Vansen Sports



REPUBBLICA CECA

SLAVIA PRAGA - serie A - CEFC



DANIMARCA

VEJLE BOLDKLUB - serie A - World in motion (attraverso il procuratore Lucas 
Chan Jie)



BELGIO

KSV Roseselare - Tweede klasse (seconda divisione) - Renhe Commercial



* acquisizione in via di definizione

**Fondo di investimento emiratino che detiene la proprietà del Manchester 
City (GB/Premier league)
Elaborazione Sporteconomy