TUTTI IN CAMPO

Grande partecipazione al torneo sociale del Due Ponti tra l’agonismo di sfide sfrenate e il sarcasmo. Per fare le squadre hanno organizzato anche una serata di “Padel-mercato”.

Lorenzo Verginelli, responsabile settore Padel Due Ponti
“Un ringraziamento a tutti i soci per la disponibilità, non è stato semplice gestire gli spostamenti di orario e le esigenze familiari di tutti. Il Torneo va avanti trascinato da questa grande voglia di partecipazione che anima da sempre il Due Ponti. E’ il più grande torneo sociale mai organizzato. 12 squadre di circa 16 giocatori per un totale di quasi 200 persone. Ogni incontro prevede due doppi maschili, uno femminile e uno misto. Seconda fase a eliminazione diretta con grande festa finale e premiazione. La richiesta più strana? Chiedere di giocare su un determinato campo perché più veloce e più adeguato alle proprie caratteristiche di gioco!!!”
Valentino Vergari
“Il torneo ci regala momenti bellissimi. Io gioco spesso i ‘misti’ con Paoletta Sanchietti, partite senza troppo stress che durano un’eternità. In campo ridiamo e scherziamo specie quando ci capita Mauro Antonelli, un giocatore oltre i 100 chili. Mauro gioca a Padel per rimorchiare le ragazze ma non se lo fila nessuna.”
Paoletta Sanchietti
Le partite con Valentino Vergari durano una vita perché non chiude mai un punto. Sta sempre lì cò sto vetro, vetro, vetro e non chiude mai un punto. Lo spirito del torneo mi piace da morire perché ci sfottiamo tutti. E’ troppo divertente, sembra di essere tornati a scuola. Valentino mi fa troppo ridere oggi mi ha detto: “stò a giocà co’ Nonna”. Io sarei la nonna, avete capito? E’ un fico perché è una persona positiva.”
Veronica Giordano
“La cosa più bella è aver battuto la squadra di Verginelli, mio marito. Ma non so se lui ha giocato, non l’ho visto. Voglio sfatare una leggenda: non è vero che gioco tutti i giorni e che passo da un campo all’altro. Se avete visto una cosa del genere vi siete sbagliati. Non ero io….! Nel Padel.mercato sono stata contesa tra mio marito, che ha offerto una cifra pro forma, e mio fratello che invece è stato un signore. Noi donne nello spogliatoio parliamo di tattica di gioco: Tu fai così, io faccio colà…e poi ci tranquillizziamo una con l’altra. Mi raccomando non ti agitare, ci diciamo. Comunque il mio campo preferito è il numero 3.”
Paolo Recrosio
Il mio capitano è Vicky Giordano e la mia squadra si chiama “Giordano”. Che fantasia!!! Ha pagato una fortuna per avermi in squadra e ora mi tocca giocare con lui. Lo spirito del torneo è fantastico. Siamo tutti amici e ci divertiamo a passare la domenica insieme giocando a Padel. Con Vichy però è difficile vincere…. Comunque alla fine nessuno vuole perdere. Le partite delle donne durano anche 4 ore. Corrono da una parte e dall’altra, molto agonismo ma poca tecnica. Paoletta – mia moglie – è un dramma del Signore….”.
Paola Tallarino
Non so come si chiama la squadra ma il mio capitano è con Fabio Brocchi. Ha pagato profumatamente per avermi nel team. Il torneo è molto divertente, la gente è simpatica. C’è lo spirito giusto e la competizione non è esasperata. Oggi io e Laura Pastesini abbiamo perso, ma va bene lo stesso. In campo con Laura non parliamo di tattica ma di vestiti, completini e abbinamenti. Nei momenti difficili della partita aiuta molto, sicuramente meglio che arrabbiarsi per un errore commesso. Ho giocato con gli occhiali da gatta – un modello molto fashion - e il maestro Verginelli mi ha redarguita. Mio marito Paolo (Recrosio) mi ha detto che ero ridicola ma io me ne sono fregata..”
Vichy
“Sono il capitano di una squadra di grandi giocatori come Recrosio e Valentino Vergari. Lo spirito del torneo è molto semplice: ognuno fa una partita, si diverte e torna a casa più sereno. Faccio giocare tutti, soprattutto Valentino. Quando c’è stata l’asta del mercato-giocatori tutti lo volevano. Non gioco più tanto come una volta, mi limito nella fascia della mattina presto e a pranzo, ora penso solo alla qualità.….”
Alfredo Ranzani
La mia squadra si chiama ‘ESECAPISCETEAM”. L’ha deciso il nostro capitano che quando deve affermare qualcosa dice sempre: ‘e se capisce’. Abbiamo maglie e kway con tanto di scritta. Il nostro capitano si chiama Mauro Antonelli ed ha fatto una squadra pazzesca. E’ un grande capitano, ha speso tutto per alcuni giocatori e poi non è riuscito a portare alcuni amici come il povero Berna e la povera Silvietta e la signora Carroccia che non l’hanno presa bene. Giochiamo tutti e questa è la cosa è più importante.”