DUE PONTI… SULLO STRETTO!

Una spedizione di nuotatori del Due Ponti ha affrontato, l’ 1 luglio, la Traversata dello Stretto di Messina. Il gruppo di nuotatori non agonisti, affascinati da questo tratto di mare, ricco di storia, miti, fantasie e correnti, ha preparato l’ impresa già dai primi mesi dell’ anno, assistiti dal tecnico Andrea Chiatante e incoraggiati da Emanuele e Pietro Tornaboni che, da ex nuotatori, hanno elargito preziosi consigli su come sfidare le acque di Scilla e Cariddi.
L’ appuntamento per la partenza era fissato alle ore 8 per la riunione tecnica con il capo barche Giovanni Fiannacca (detentore fino al 2015 del record della Traversata) che, nei giorni precedenti, aveva provveduto, con l’ aiuto dell’ organizzatrice Luigia Latteri, a formare le squadre di tre nuotatori omogenei per ritmo, ognuna assistita da una barca. All’ arrivo a Punta Faro, gli atleti del Due Ponti mettono da parte l’ansia del giorno prima: il tratto di mare da affrontare da lì a poco è calmo, il vento pressoché inesistente, il clima gradevole.
Si arriva in spiaggia e si percorre la distanza che porta a Capo Peloro, punta estrema della Sicilia, dove il mar Jonio si fonde con il mar Tirreno (bellissimo spettacolo subito apprezzato dai nuotatori) e lo Stretto raggiunge la distanza minima dalla Calabria (km. 3,350).
Quella che alle 8,40, con un lievissimo ritardo, si apprestano a percorrere i nuotatori del Due Ponti. Le barche si spingono a riva, fanno salire gli accompagnatori e si allontanano per aspettare che i tre nuotatori la raggiungano al largo, per poi fiancheggiarli e indicare la “strada”. L’ avventura ha inizio: dalla barca guidata da Fiannacca e con il medico Rossana Panasiti, arriva il comando di partenza, ovvero il numero della barca di riferimento. Partono gli atleti più lenti, quindi quelli medi e infine i più veloci, che raggiungeranno a poco a poco tutti i compagni per andare a”conquistare” la costa calabrese prima di tutti.
Le dieci barche arrivano in punti diversi di Cannitello, frazione di Villa S. Giovanni e, via via che i nuotatori toccano terra, risalgono in barca per rientrare in Sicilia, dove tutto il gruppo si ritrova.
Dalle barche, ognuno si gode finalmente uno dei panorami più suggestivi del Mondo, specchio d’ acqua tra i più belli del Mediterraneo per lo scenario incantevole.
L’ entusiasmo è alle stelle, la soddisfazione di aver realizzato un sogno si legge sui volti di tutti… inizia lo scambio di impressioni, dai primi metri abitati dalle meduse, a quando si comincia a rivedere il fondo che indica l’ arrivo, dopo il blu intenso di questo tratto di mare, caratterizzato da fondali, la cui conformazione creava veri e propri mulinelli che rendevano impraticabile la navigazione, alimentando la leggenda dei mostri Scilla e Cariddi. Oggi il fondale è cambiato ma questo tratto di mare rimane la “passerella del Mediterraneo” con centinaia di specie marine che sfilano tra la Sicilia e il continente europeo. E ogni nuotatore ne porterà dentro di sé l’ indelebile ricordo ma, soprattutto, ricorderà la bellissima atmosfera che si è creata tra tutti partecipanti: Anna Giuffrida, Miriam Castelnuovo, Alessandra Pizzi, Sarah Russotti, Luigia Latteri, Andrea Chiatante, Emanuele Forti, Gianluca Angelini, Maurizio Bernardini, Paolo Francesconi, Leo Jayasuria, Stefano Marino, Gianluigi Mauri, Arturo Musco, Stefano Mussi, Mauro Patini, Giuseppe Rapanà, Guglielmo Tantillo e Giuseppe Turla.