IL TENNIS IN ITALIA TRA PRESENTE E FUTURO...

Parla il numero 1 della Federazione Italiana Tennis

di Marco Oddino

Angelo Binaghi, classe 1960, cagliaritano e da oltre 16 anni affermato “timoniere" della Federazione Italiana Tennis, si è sempre contraddistinto per le sue grandi capacità manageriali, ma soprattutto per dire sempre quello che pensa…decisamente un pregio!
Ecco cosa ha raccontato a Sport Club.

Presidente Binaghi, otto mesi fa è stato eletto per la quinta volta alla presidenza della Fit. Che traguardi è riuscito a raggiungere relativamente al torneo del Foro Italico rispetto a 17 anni fa, quando esordì in questo ruolo?
Allora gli Internazionali BNL d'Italia erano un torneo in perdita e dal futuro incerto. Quest'anno invece, tanto per citare alcuni numeri, gli spettatori paganti saranno oltre 200.000 e supereremo il record dello scorso anno con un incasso, di sola biglietteria, di oltre 12 milioni di euro.
Il torneo è la punta di diamante di un intero movimento e di una Federazione che fa della trasparenza un asset fondamentale. Ci racconta qualcosa di più?
La Fit è la prima federazione sportiva ad avere bilanci certificati, il bilancio sociale certificato, il codice etico e abbiamo adottato il modello 231 al fine di garantire massima trasparenza alle nostre procedure amministrative.  Abbiamo la presunzione di essere un fiore all'occhiello dell'intero sport italiano.
Un lungo cammino da quel lontano 2001. Quanto “vale” oggi  la FIT a livello di tesserati?
Da quell'anno i numeri del nostro movimento sono più che raddoppiati. Abbiamo superato il muro dei 300.000 tesserati.
Numeri eccezionali. Che ruolo hanno avuto i successi delle azzurre e degli azzurri nel raggiungimento di livelli così elevati?
Come in ogni disciplina le vittorie sono fondamentali perché innescano un effetto traino che è sempre fondamentale per allargare la base dei praticanti e attirare i giovani. Nel nostro caso abbiamo vissuto un decennio favoloso con la conquista di quattro Fed Cup e due titoli dello Slam: la Schiavone a Parigi, dove ha giocato un'altra finale e la Pennetta a New York. Chi potrà mai dimenticare la finale che Flavia disputò contro Roberta Vinci nel 2015? Una finale tutta italiana davanti agli occhi del mondo. Senza dimenticare che al Roland Garros anche Sara Errani ha conquistato una finale. E nel settore maschile abbiamo raggiunto una semifinale di Davis contro la Svizzera di Federer e Wawrinka, un titolo Slam di doppio con Fognini e Bolelli in Australia; e siamo stabilmente nel World Group.
E' fondamentale guardare al futuro.
Proprio perché non ci fermiamo mai e la nostra prima preoccupazione è non cullarci sugli allori ma guardare avanti, abbiamo previsto la realizzazione dei centri tecnici Under 16 per assistere il maggior numero di ragazzi: abbiamo aumentato del 50% i contributi ai nostri giocatori al fine di metterli in condizione di lavorare serenamente ed esprimere il meglio del proprio potenziale. E abbiamo deciso, in accordo con i circoli, di aumentare del 50% il numero di wild card da assegnare ai nostri giocatori nel Future e nei Challenger, in modo da offrire loro il massimo delle possibilità per fare esperienza e provare ad emergere.
Un altro fattore di crescita è stato indubbiamente l'avvento di SuperTennis, il canale televisivo federale che ha permesso a tutti di entrare in questo mondo.
Abbiamo portato il tennis di altissimo livello gratuitamente nella case degli italiani. Oggi, grazie al canale, il nostro sport è compagno quotidiano di tutti gli appassionati. SuperTennis si rivela sempre più un ottimo strumento promozionale. E quest'anno, pur in un momento storico non facile per i mercati e per il tennis stesso, i nostri dati di ascolto sono in netta crescita.
Che il tennis italiano sia in grande salute è dimostrato anche da un importante accordo di sponsorizzazione degli Internazionali che la Fit ha appena concluso.
Esatto. Abbiamo recentemente rinnovato la partnership con la BNL per i prossimi 8 anni. Tutto ciò per noi rappresenta la certezza di poter continuare a far crescere nel medio periodo, anche grazie al preziosissimo lavoro comune con Coni Servizi, gli Internazionali e il tennis italiano collaborando fianco a fianco con il presidente Abete e tutta la su squadra. In un clima che non esito a definire di vera e propria amicizia. Abbiamo un obiettivo comune: rendere sempre più importante e conosciuto nel mondo il marchio degli Internazionali.
Non solo Roma però....
Il 2017 sarà il primo anno in cui con Coni Servizi non ci fermeremo nemmeno un attimo: a novembre organizzeremo a Milano le Next Gen ATP Finals, il Master della nuova generazione di campioni. Un evento che fa parte della nuova strategia di sviluppo del tennis italiano. Riportare il grande tennis a Milano era doveroso: da troppo tempo non ospitava un evento di altissimo livello. E poi magari approderemo anche in altre grandi città.
Presidente, ha ancora un sogno nel cassetto?
Assistere al successo di un'italiana o di un italiano al Foro Italico. E sono convinto che prima o poi quel sogno diventerà realtà.