Olimpiadi? Avrebbero dato nuova linfa a Roma…

Abbiamo ancora impresse negli occhi le immagini delle ultime Olimpiadi brasiliane. Momenti di sport, ma anche di amicizia, aggregazione, condivisione tra culture, vite e mondi diversi. E abbiamo impresse nella memoria anche le imprese di atleti come Alex Zanardi o BebeVio e degli altri straordinari atleti paralimpici: perché da Rio abbiamo avuto anche la conferma di come lo sport sia un mezzo incredibilmente efficace per abbattere barriere e creare inclusione.
Da sempre, le Olimpiadi sono un evento speciale per gli atleti che partecipano e per gli spettatori che vivono con loro emozioni, ma anche un grande momento di amicizia tra i popoli e di promozione di valori positivi. Pierre de Coubertin, il padre delle Olimpiadi, ci ha trasmesso un’idea nobile di sport, come strumento di partecipazione e di pace. Con questo spirito, il governo e la città di Roma avevano pensato di candidare la Capitalecome sede per le Olimpiadi del 2024.
Una candidatura che dalla Regione Lazio abbiamo incoraggiato e sostenuto con convinzione. La storia ci dice che la Capitale ha già affrontato e vinto questa sfida. Purtroppo,la candidatura di Roma2024 è tramontata sulla base di valutazioniche non posso condividere. Considero la rinuncia a Roma2024 un enorme errore. Nella vita tutto può essere un rischio o un'opportunità: non c’è dubbio che quella delle Olimpiadi sarebbe stata una sfida con molti rischi e difficoltà. Ma allo stesso tempo, sarebbe stata anche una grande occasione di rilancio per Roma. Le Olimpiadi significano investimenti per miliardi di euro che portano nell’immediato lavoro a migliaia di persone, turismo, visibilità, ma soprattutto che possono lasciare alla città un segno forte e positivo: nuovi impianti sportivi, infrastrutture per migliorare la viabilità e la qualità della vita dei cittadini... E, soprattutto, c’è il lascito di valori e di opportunità che un grande evento sportivo porta a una comunità: basti pensare che dopo le Olimpiadi di Londra 36.000 persone con disabilità hanno cominciato a fare sport. Come quantificare un fatto straordinario come questo? Sbarrare la strada a Roma2024 significa rinunciare a tutto ciò e - questa è la mia opinione – tradire una delle missioni fondamentali affidate a chi governa, ossia il dovere di creare nuova linfa vitale per le nostre città e per chi le abita.