Cyber-security, nuova frontiera delle sponsorizzazioni sportive

di Marcel Vulpis

Il settore del marketing e delle sponsorizzazioni è in costante evoluzione. Le principali realtà sportive infatti sono alla ricerca di nuove idee. Il tutto collegato ad una moderna visione della "partnership", così da superare il tradizionale concetto di sponsorhip. Apporre il marchio di un'azienda su una monoposto o su una maglia di calcio di fatto è un format superato.
Il mondo dei motori, così come quello del football, si sta rapidamente trasformando e l'avvento della tecnologia sta diventando centrale nello sviluppo delle attività aziendali. Solo considerando, per esempio, un team di F.1, la crescita del patrimonio dati (con relativa gestione in termini di protezione informatica) è stimato in +50%, nel confronto anno su anno. Un enorme volume di informazioni strategiche per i playersportivi, nel presente oltre che nel futuro. Un vero e proprio patrimonio aziendale, che non soltanto deve essere raccolto e gestito, ma soprattutto protetto (dai potenziali rischi, e sono diversi, in ambito informatico). Nel tempo, sono nate, e si sono sviluppate, una serie di realtà, molto spesso internazionali, specializzate nel settore della cosiddetta "cyber-security".

Se fino a pochi anni fa, erano attive, nel mercato dello sport, come semplici fornitori (spesso in modo "invisibile" e conosciuti solo dagli addetti ai lavori), oggi queste aziende si sono trasformate da partner tecnici in sponsor hi-tech, con investimenti a sei zeri (guadagnandone notevolmente in termini di visibilità televisiva). Contribuiscono, tra l'altro, al budget stagionale di molti team di motorsports (in F.1 e Formula E), così come nel mondo del calcio.
In sintesi, affiancano le società sportive, migliorando e sviluppando le capacità aziendali di backupe archiviazione dei dati. L’analisi del database aziendale, inoltre, alimenta l’innovazione. L'interpretazione scientifica delle informazioni raccolte è spesso ciò che distingue le realtà leader dalla concorrenza in generale, rendendo questo enorme volume dei dati il bene più prezioso nella corsa verso lo sviluppo tecnologico.

Tra le aziende-sponsor, specializzate in sicurezza informaticaa 360 gradi, si è ritagliata un posto importante Acronis, con quartier generale nella città-Stato di Singapore(presente con 14 filiali in più di 190 Paesi). Acronis, attiva con partnership strategiche in diversi sport, è concentrata soprattutto in due settori: motorie calcio. Nel football internazionale ha stretto legami importanti con l'Arsenal e i neo campioni d'Inghilterra del Manchester City (in questo mese, poi, è previsto l'annuncio di un nuovo e primo sodalizio nel calcio italiano). Nei motori è attualmente collegata ai marchi ROKiT Williams racing e SportPesa Racing Point (entrambe scuderie di F.1). Nella "Formula E" infine sostiene tecnologicamente il team monegasco Venturi, oltre a DS Teechetah e NIO (realtà motoristiche basate in Cina). 
"La produzione e l’ottimizzazione delle monoposto dipende essenzialmente dai dati, raccolti durante la pianificazione, la produzione ed i test. Perdere i dati per un team di F.1 o di Formula E ha un impatto sui risultati simile ad avere una vettura ferma su una pista durante la gara", ha spiegato a Tuttosport, Mauro Papiniresponsabile per le aree Sud Europa, Mediterraneo e Medio Oriente di Acronis."I team e i piloti di Formula E poi hanno un tempo di permanenza in pista molto limitato. Pertanto, devono ottenere il massimo dalle informazioni tecniche che sono in grado di raccogliere, per costruire modelli di simulazione completi in grado di offrire un’anteprima e una guida per la configurazione futura della vettura."

I rischi informatici per le "aziende" sportive
L'evoluzione del mercato sportivo (sotto il profilo tecnologico) e l'enorme volume di dati da raccogliere, di anno in anno, porterà l'attenzione delle aziende sul tema, sempre più strategico, della sicurezza informatica. Sono diversi infatti i "rischi" collegati ai dati che le società sportive hanno affrontato, fino ad oggi, e che si troveranno ad affrontare in un prossimo futuro. Gli attacchi informatici sono in aumento e ciò può comportare danni economici ingenti, oltre che una perdita generale del valore aziendale. 

Le principali tipologie di "cyber crime”
Sono diverse le "minacce" che possono toccare o coinvolgere la stragrande maggioranza dei team sportivi nel corso di una stagione. Effetto, soprattutto, di una serie di criticità informatiche esistenti nei sistemi aziendali: tra queste, per esempio, la vulnerabilità dei sistemi stessi per l'assenza di protezioni di alto profilo o la mancanza periodica di backup, di sistemi anti-malware, di dati non verificabili (da parte di fonti attendibili) o infine la presenza di minacce persistenti avanzate (tecnicamente definite "APT"). 

• Ransomware: i dati delle aziende vengono "crittografati" (in modo da non essere comprensibili/intelligibili). In questo caso le società non possono più operare e ciò comporta enormi perdite di denaro;
• Modifica dei dati: i dati vengono alterati per creare modelli errati e/o ridurre le prestazioni. Anche questa minaccia informatica implica perdite di ingenti quantità di denaro;
• Dati trafugati (spionaggio): i dati vengono trafugati e analizzati. Attraverso questa modalità concorrenti potenzialmente scorretti beneficiano di un sensibile vantaggio. Ciò determina la riduzione tangibile delle prestazioni della squadra e la conseguente perdita del valore economico aziendale;
• Accesso non autorizzato da parte di estranei (cosiddetto "hacking effettivo”): vengono generate azioni di intrusione per entrare in possesso di dati o per pianificare accessi, così da accedere indisturbati al sistema informatico. In questo modo diventa possibile "spiare" i dati, con un chiaro un vantaggio competitivo per la concorrenza;
• Minaccia generale di “malware": si tratta di programmi o messaggi di posta elettronica in grado di generare creare danni ad un sistema informatico.

Google Cloud e Microsoft debuttano nello sport hi-tech
La Football Association (FA), massimo organo di governo del calcio britannico, ha recentemente ufficializzato una partnership hi-tech di quattro anni con Google Cloud, sistema innovativo di servizi di cloud computing dell'azienda californiana. Attraverso questa “nuvola informatica”, gli utenti (dirigenti, tecnici, atleti) possono accedere da remoto e utilizzare funzionalità hardware/software via Internet. 
In base all'accordo la piattaforma americana diventerà il partner ufficiale per la conservazione e analisi dei dati delle rappresentative nazionali (dalle giovanili fino alla maggiore, per un totale di 28 squadre) e sarà visibile in tutte le attività organizzate al St. George's Park (quartier generale dell'Inghilterra).

Da tempo lo staff tecnico della nazionale britannica sta utilizzando il sistema denominato "G Suite", sia per migliorare il percorso di allenamento dei giocatori, sia per aiutare lo sviluppo di un nuovo Player Profile System (PPS). Questo programma riunirà tutti i dati delle prestazioni degli atleti. A loro volta i big data raccolti verranno utilizzati per analizzare e migliorare la forma fisica, i carichi di lavoro e l'avvicinamento allo stato di forma in vista delle partite. Inoltre, il PPS gestirà l'esame dei dati in tempo reale, rendendo più facile il monitoraggio dei singoli atleti. 
Inoltre, nelle intenzioni della FA, la piattaforma di Google dovrebbe favorire anche la crescita del football femminile (nel Mondiale di Francia, ancora in corso, la squadra inglese è stata superata in semifinale dagli USA), fino ad arrivare a raddoppiare i dati attuali di tesseramento. Per i tecnici della federazione sarà possibile analizzare le caratteristiche di ogni giocatrice, migliorando le selezioni e permettendo di recuperare e/o valutare, in modo scientifico, calciatrici precedentemente “respinte” (in quanto non considerate idonee).

La tecnologia di Google Cloud entra ufficialmente anche nel mondo del calcio, dopo aver fatto il suo debutto, nello scorso mese di febbraio, nella National Basketball Association (NBA), grazie ad una collaborazione con i campioni dei Golden State Warriors (vincitori del titolo 2018 e finalisti, quest’anno, assieme ai Toronto Raptors). Google Cloud, nei disegni della Football Association, avrà un suo sviluppo anche in ambito digital. Soprattutto in occasione dei grandi eventi (Europei e Mondiale di calcio) sono centinaia di migliaia le “interazioni” dei tifosi sui social di proprietà di FA. Nel futuro la loro interpretazione ed analisi sarà fondamentale per fornire nuovi servizi in linea con le esigenze della fan base. 

Real Madrid: accordo da 30 milioni di euro con Microsoft

Lo scorso mese di maggio è stata ufficializzata una partnership strategica tra Real Madrid e Microsoft del valore di 30 milioni di euro.
L’alleanza in oggetto trasformerà il modo di seguire il club da parte di soci e tifosi, grazie all’offerta di servizi digitali accessibili, in qualsiasi momento, su più dispositivi, come personal computer, tablet e smartphone. La finalità primaria è creare una piattaforma digitale (tramite l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia)  per l’accesso veloce a contenuti/servizi esclusivi, allo stadio, a casa o in ogni parte del mondo. Il colosso informatico americano parteciperà anche al progetto di riammodernamento tecnologico dello stadio “Santiago Bernabeu”.